venerdì 16 dicembre 2022
L’Istituto di previdenza semplifica le pratiche. Ma per avere l’importo superiore al minimo andrà sempre presentata la Dsu
L'Assegno unico sarà rinnovato senza fare domanda

Imagoeconomica

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L’Inps semplifica le pratiche per l’Assegno unico e universale (Auu). Chi ha già presentato la domanda e riceve regolarmente il contributo per i figli a carico non dovrà inoltrare una nuova richiesta. Tuttavia, per ricevere la somma corretta, si dovrà sempre presentare la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), cioè la certificazione della propria situazione reddituale e patrimoniale, che è una delle componenti dell’Isee. In caso contrario, cioè senza Dsu, si riceverà solo la quota minima.

Ma andiamo con ordine. Chi chiede l’Assegno per la prima volta, o si è visto rifiutare l’istanza in precedenza, deve inoltrare domanda entro il 28 febbraio 2023. Le modalità non sono cambiate: si può fare dal portale internet dell’Inps (www.inps.it), chiamando il Contac Center Integrato (803.164 da telefono fisso, 06.164.164 da cellulare), dall’App mobile Inps o rivolgendosi a un Patronato. L’Auu scatta ogni anno dal mese di marzo, ma anche se si fa richiesta entro il 30 giugno si otterranno gli arretrati.

Chi sta già beneficiando dell’Assegno, invece, non dovrà più inoltrare domanda ogni anno, aspettando che venga approvata, perché l’importo sarà liquidato d’ufficio. Si tratta, spiega l’Inps, di «una misura di semplificazione per l'utenza, realizzata anche grazie ai fondi garantiti dal Pnrr, che punta a valorizzare le banche dati dell'Istituto per rendere alla cittadinanza un servizio innovativo: i dati dell’istanza, infatti, saranno automaticamente prelevati dagli archivi dell’Istituto, che procederà a liquidare la prestazione in continuità».

La novità non esime tuttavia dal comunicare la propria situazione economica aggiornata: ci si dovrà infatti rivolgere sempre a un Caf, oppure seguire le istruzioni sul sito Inps, per poter avere una Dsu aggiornata in modo che l'Inps determini l'esatto importo dell'assegno. Una procedura che molte famiglie già compiono regolarmente per beneficiare di altri sostegni legati all'Isee. Anche in questo caso è meglio fare tutto entro il 28 febbraio, ma se si arriva fino al 30 giugno spettano comunque gli arretrati. Senza una Dsu aggiornata l’Inps erogherà l'Assegno con l’importo minimo. Per questo la semplificazione sarà apprezzata soprattutto da chi percepisce la quota universale, oppure non presenta l'Isee.

Attualmente l’importo massimo dell’Assegno è di 175 euro a figlio sotto i 15.000 euro di Isee, e scende fino a 50 euro per gli Isee pari o superiori a 40.000 euro. Da marzo 2023 però gli importi saranno aggiornati all’inflazione, in virtù di un decreto del ministero dell’Economia e finanze che dovrebbe essere emanato il prossimo febbraio.

Dal prossimo marzo dovrebbero scattare anche gli aumenti previsti dalla legge di Bilancio in attesa di approvazione, per i figli con meno di un anno o quelli fino a 3 anni in famiglie numerose: ne abbiamo scritto qui.

Infine, è importante ricordare che eventuali variazioni delle informazioni inserite nelle domande trasmesse prima del 28 febbraio 2023 – come ad esempio la nascita di altri figli, una nuova condizione di disabilità, una separazione, la variazione dell’Iban, la maggiore età dei figli – dovranno essere comunicate integrando tempestivamente la domanda già trasmessa.


https://www.avvenire.it/attualita/pagine/come-cambia-l-assegno-unico

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