giovedì 11 agosto 2016
La Svizzera tiene le porte chiuse e pensa solo a respingere. Intanto Amnesty International denuncia: Berna nega i ricongiungimenti ai minori (Nello Scavo)
Como aspetta i prefabbricati per i profughi
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All’ora di pranzo i volontari di Como hanno distribuito poco più di 500 pasti. Segno che il numero di migranti accampati sul prato della stazione ferroviaria sta crescendo. Ma, allo stesso tempo, significa che grazie ad associazioni e privati cittadini, nessuno di essi viene lasciato da solo.

Il problema principale riguarda la condizione nella quale gli stranieri, tra cui nuimerosi bambini, sono costretti a vivere: all’aperto, senza servizi igienici, nell’attesa che dalla Svizzera arrivino buone notizie. La gran parte di essi, infatti, vuole solo attraversare la Confederazione elvetica per raggiungere il Nord Europa, ma le autorità cantonali non fanno sconti.

Per dare un tetto provvisorio ai migranti che da un mese bivaccano nei giardini della stazione ferroviaria di Como, il ministero dell'Interno ha avviato le procedure per inviare a Como moduli prefabbricati. Non si sa ancora quanti containers verranno inviati né dove verranno posizionati. Soprattutto non si sa quando arriveranno.

Amnesty International ha lanciato l'allarme sull'aumento dei migranti bloccati sul confine tra Italia e Svizzera e ha chiesto chiarimenti alle autorità elvetiche sulle notizie di respingimenti di minori che cercavano di raggiungere i loro genitori. Secondo la Svizzera, il crescendo è dovuto a un aumento di migranti dall'Africa che cercano di giungere in paesi del Nord Europa, come la Germania, e comunque chi vuole presentare domanda d'asilo può farlo senza impedimenti. "Siamo preoccupati dalle notizie di minori respinti verso l'Italia alla frontiera svizzera, a cui è stato impedito di ricongiungersi con membri della famiglia in Svizzera", ha reso noto in un comunicato Amnesty International Svizzera.

Dalla Confederazione elvetica nessun segnale di apertura. Anzi verrà realizzato un centro nel quale verranno accompagnati i migranti fermati in Svizzera. La struttura dovrà garantire soltanto una migliore celerità nella "procedura di riammissione", vale a dire nel respingimento degli immigrati che soltanto vorrebbero attraversare la Svizzera, quelli che da un mese bivaccano alla stazione di Como. La struttura di Rancate, nel Cantone Ticino, prevede l'esclusivo alloggio per una notte di coloro che non hanno formulato domanda d'asilo in Svizzera. Per i richiedenti asilo, invece, è previsto il loro trasferimento in uno dei centri di registrazione e di procedura della Confederazione.

Alla data di ieri sono stati registrati per il solo mese di agosto 2.018 “accessi” in Svizzera, contro i 1.640 di tutto il mese di agosto 2015, mentre in giugno e luglio vi sono stati 9.776 accessi contro i 3.514 dello scorso anno. I numeri, però, sono fuorvianti poiché si tratta dei tentativi di ingresso e non delle singole persone: se qualcuno ha tentato più volte di passare il confine, e questo accade nella stragrande maggioranza dei casi, viene registrato ogni volta. 

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