giovedì 13 maggio 2010
Nella lista sequestrato dalla Guardia di Finanza nel 2008, tutti i lavori del costruttore. Molti nomi noti tra i beneficiari. Intanto Scajola cambia strategia e ora non andrà più a Perugia. «La procura non è competente. E io non ho le garanzie necessarie».
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Ora sono in molti a tremare: nell'inchiesta della procura perugina sugli appalti spunta una lista di nomi, che sarebbe stata sequestrata dalla Guardia di Finanza in un computer di Diego Anemone nel 2009. Un elenco - trovato nel corso delle indagini sui mondiali di Nuoto a Roma - che allora non aveva avuto particolare rilevanza investigativa e che invece oggi, alla luce degli ultimi riscontri ottenuti dagli investigatori sui fondi del 'riciclatorè Angelo Zampolini, utilizzati per coprire parte dell'acquisto di abitazioni di personaggi importanti tra cui l'ex ministro Scajola, assume tutt'altro rilievo.La lista, secondo quanto è stato possibile ricostruire, conterrebbe diverse decine di nominativi ai quali sarebbero associati dei lavori svolti dalle imprese di Anemone, considerato dai magistrati una delle figure chiave della cricca. Non sarebbero segnati, invece, gli importi pagati per i servizi ottenuti dal gruppo. I magistrati perugini Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi vogliono ora chiarire se quei nominativi abbiano avuto lo stesso 'trattamentò ottenuto da coloro che sono già stati tirati in ballo.In procura a Perugia sono convinti che il vero ammontare del giro di soldi messo in moto da Anemone - secondo l'accusa per compensare i funzionari pubblici che avrebbero favorito le aziende della cricca negli appalti pubblici - sia ancora tutto da quantificare e comunque di molto superiore ai quasi tre milioni scoperti su un conto della Deutsche Banke intestato a Zampolini. Un fiume di denaro che gli investigatori perugini stanno cominciando a rintracciare nei 1.143 rapporti bancari, di cui 263 conti correnti, intrattenuti da Balducci, Anemone, dai loro rispettivi familiari, dagli intermediari e dalle società a loro riferibili.   Nei prossimi giorni gli ulteriori accertamenti svolti dalla guardia di Finanza su una serie di operazioni sospette segnalate dalla Banca d'Italia, nonchè sui conti correnti intestati innanzitutto a Zampolini ma anche ad Alida Lucci, la segretaria di Anemone.Intanto il legale di Peter Paul Pohl, l'immobiliarista altoatesino legale rappresentante della Schlanderser Bau Srl, la società che ha venduto l'immobile alla Immobilpigna di cui era legale rappresentante Diego Anemone e fiduciari i due figli di Angelo Balducci, Lorenzo e Filippo.
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