lunedì 29 maggio 2023
Il 30 e il 31 maggio, alla Pontificia Università Antonianum incontri e dibattiti aperti a tutti per la "Costruzione della pace in Europa. Da Sarajevo a Kiev". Il messaggio di Prodi
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Una nuova mobilitazione per la pace: è il progetto che vedrà in campo il 𝟯𝟬 𝗲𝗱 𝗶𝗹 𝟯𝟭 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼𝘀𝗼 𝘂𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝗻𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲 del Mean. il Movimento europeo di azione non violenta 𝘀𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮 𝗥𝗼𝗺𝗮, alla Pontificia Università Antonianum 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗶𝘀𝗰𝘂𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 “𝗖𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗶𝗻 𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮. 𝗗𝗮 𝗦𝗮𝗿𝗮𝗷𝗲𝘃𝗼 𝗮 𝗞𝗶𝗲𝘃”. Due appelli per chiedere all’Europa un impegno costruttivo verso la pace. Nelle due giornate di conferenza e assemblea aperta al pubblico, che dureranno dalle 15.30 alle 18.30, il Mean lancerà due appelli alle forze parlamentari italiane, alle comunità religiose, a pensatori e protagonisti autorevoli dell'europeismo italiano, a tutta la società civile promuovendo il dibattito sulle proprie tre proposte di politiche globali per un'ecologia integrale.
La prima proposta prevede la convocazione di una "Conferenza europea sui criteri per la istituzione e per la operatività dei Corpi civili di pace europei" da tenersi a Kiev. La seconda si rivolge al governo italiano per spingerlo affinché rilanci e ridefinisca il concetto di Corpi civili di pace nel nostro Paese. Infine, la convocazione di una "Marcia nonviolenta della fraternità e della pace" in Ucraina da farsi possibilmente entro l'estate 2023.
“Si tratta di due giornate diverse e collegate sul tema di quello che la società civile può e deve nella costruzione della pace – spiega Angelo Moretti, portavoce del Mean - questa guerra ci dice quanto abbiamo lavorato male nei primi otto anni, dall’invasione in Crimea alla crisi del Donbass”. Oggi bisogna voltare pagina: secondo il Movimento l’Europa deve dotarsi di un corpo civile di pace che possa intervenire in modo tempestivo nei processi di crisi. “Solo così saremo anche in grado di evitare le escalation”.

Il messaggio di Romano Prodi
Alla vigilia della due giorni è arrivato il messaggio di Romano Prodi già presidente del Consiglio italiano e della Commissione europea: “Nell’approfondito e denso calendario dei vostri lavori, mi permetto di intervenire su un solo punto: la proposta di costituire Corpi Civili di Pace a livello europeo. In passato ho lavorato, invano, perché anche le due grandi potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale partecipassero alle truppe di pace dell'ONU, anche per dimostrare che la pace non può che essere un valore universale al quale anche gli imperi debbono essere soggetti. Mi auguro quindi che l'Unione europea, che sta faticosamente costruendo una comune politica estera, ponga questo obiettivo tra gli impegni primari del suo progetto di autentica unificazione.
D’altra parte l’Europa affonda le sue radici nella costruzione della pace tra paesi che sono sempre stati in guerra tra loro e deve dimostrare che questa sua aspirazione vale non solo dentro ai propri confini, ma ovunque lo richieda la comunità internazionale”

I partecipanti alla conferenza
Numerosi e di prestigio i partecipanti alla due giorni. Il 30 a ragionare dei Corpi civili di pace, Agustín Hernández Vidales, Magnifico Rettore Pontificia Università Antonianum; Marianella Sclavi, portavoce del Mean e docente di gestione dei conflitti; Giuseppe Buffon, decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum, Stefano Zamagni, docente di Economia civile, Nader Akkad, Imam della Grande moschea di Roma, Gaetano Visalli, della Cooperation Peace Accademy; Bernardo Venturi, direttore dell’agenzia per il Peacebuilding; Luisa Del Turco, direttrice del Centro Studi per la Difesa Civile; Edi Rabini, fondatore della Fondazione Alex Langer Stiftung; Carlo Bertucci, responsabile internazionale MASCI; Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo, Angelo Moretti, portavoce Mean e tra i parlamentari Lia Quartapelle, Elena Bonetti, Maurizio Lupi.
L’assemblea del 31 dal titolo “Una domanda tante risposte” vedrà la partecipazione di Visvaldas Kulbokas, Nunzio apostolico a Kiev, Massimo De Maio, docente della Pontificia Università Antonianum; Marco Bentivogli, fondatore BASE Italia; don Giacomo Panizza, Presidente Comunità Progetto Sud; Luigi Bobba, estensore della prima legge sui Corpi Civili di Pace in Italia; Paolo Sghedoni, Vicepresidente Azione Cattolica Italiana; Mariagrazia Guida, Presidente Reti della Carità; Pinuccia Montanari, docente Diploma in ecologia integrale Pontificia Università Antonianum; Gianluca Cantisani, Presidente MoVI; Mario Cucinella, Architetto; Massimiliano Costa, presidente Masci; Alexander Bayanov, giornalista e sociologo, esule russo; Tetyana Shyshnyak, Mean.

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