giovedì 12 maggio 2016
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ROMA. Renzi fa soltanto il suo nome: Alessia. E diffonde una foto non recente che lo raffigura insieme a una donna. È a lei che il premier dedica la legge sulle unioni civili. Il riferimento è per Alessia Ballini, morta a 41 anni dopo tre anni di battaglia contro un tumore. «In queste ore decisive tengo stretto nel mio cuore il pensiero e il ricordo di Alessia. E questo mi basta. Perché le leggi sono fatte per le persone, non per le ideologie. Per chi ama, non per chi proclama», ha scritto in mattinata il presidente del Consiglio su Facebook. Ballini era originaria di San Piero a Sieve (Firenze) di cui era stata anche sindaco. Dal 2006 aveva ricoperto, alla Provincia di Firenze, il ruolo di assessore alle politiche sociali, sport e pari opportunità nella giunta allora guidata da Renzi. Una paladina delle battaglie per le unioni civili e contro l’omofobia. Per Renzi era anche una consigliera e una forte sostenitrice: aveva fatto campagna per la sua corsa vincente a Palazzo Vecchio. La partecipazione emotiva con la quale il premier ha seguito ieri la vicenda è testimoniata anche da un altro episodio accaduto nel pomeriggio. Intervistato da una radio mentre la Camera stava votando il provvedimento, ha chiesto di rimandare la diretta per ascoltare la dichiarazione di voto di Alessandro Zan, deputato del Pd tra i più attivi sostenitori della legge: il parlamentare si è commosso in aula ricordando i suoi genitori quando avevano accettato la sua omosessualità.
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