giovedì 16 settembre 2021
La coppia di giovani travolta a Piacenza da un conducente con tasso alcolemico superiore al consentito e il coraggio di due famiglie
La campagna contro l'alcol con i volti di Daniele e Sonia, uccisi in strada
COMMENTA E CONDIVIDI

«Se hai bevuto, non guidare»: ci sono due famiglie che non vogliono darla vinta al dolore dietro la campagna di sicurezza stradale che tra pochi giorni invaderà di manifesti e volantini Piacenza e provincia.

Nella tarda serata del primo agosto, mentre erano a bordo della loro Vespa, Sonia Tosi, 27 anni, e il fidanzato Daniele Zanrei, di 30, sono stati investiti e uccisi da un’auto a Zena di Carpaneto, nelle campagne piacentine. Al volante del veicolo, un ragazzo di 23 anni. Il suo tasso alcolemico nel sangue è risultato sei volte superiore ai limiti consentiti. Dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale. I volti di Sonia e Daniele oggi sono diventati testimonial di un’iniziativa di prevenzione lanciata attraverso il free press “L’eco di Piacenza”, di cui Danilo Tosi, il padre della ragazza, è editore. Un numero speciale, listato a lutto, che raccoglie le voci di alcuni giovani sul tema alcol-guida, ma anche il racconto di papà Danilo dei giorni che hanno preceduto l’incidente, «i giorni più felici di sempre», li definisce, tra il matrimonio di una delle figlie, Silvia, il compleanno di Sonia e l’altra figlia più grande, Simona, che invece avrebbe fatto gli anni di lì a poco. La telefonata dei carabinieri della stazione di Carpaneto, all’una di notte del 2 agosto, in un attimo cancella tutto: «Il mio mondo – scrive – non esisteva più».

Daniele e Sonia quel lunedì sarebbero dovuti partire per le vacanze. Lei impiegata in uno studio dentistico, lui interior car designer per l’Alfa Romeo a Torino, si erano conosciuti al liceo artistico, poi si erano persi di vista e si erano ritrovati dieci anni fa per non lasciarsi più. Adesso sono le loro famiglie ad andare avanti insieme. «Perdere qualcuno così genera rabbia e dolore, è inevitabile. Ci si sente di aver subito una profonda ingiustizia. Con la campagna di sensibilizzazione noi abbiamo voluto provare a cercare un senso in qualcosa che pare non averlo».

Non si nasconde dietro le parole Simona Tosi, la sorella maggiore di Sonia. Il focus è sulla parola responsabilità. «Bisogna tornare a parlare di più e meglio di cosa significa aver cura di sé e degli altri». Ecco allora quell’invito, «Se hai bevuto, non guidare», associato alla foto di Sonia e Daniele, lei girata di trequarti, il volto divertito di chi è sorpreso dall’obiettivo, lui che la stringe a sé, con dolcezza. I piacentini li vedranno affissi sui cartelloni nelle strade. «E faremo volantinaggio nelle case», dice Simona, che annuncia per il futuro altre iniziative di taglio educativo sul tema delle regole. I destinatari non sono solo i giovani, «i numeri dicono che l’abuso di alcolici è cresciuto negli adulti e perfino negli over 65». La campagna ha già incontrato un vasto appoggio sui social, compreso quello del cantante Eros Ramazzotti. A colpire, forse, è proprio la volontà delle due famiglie di andare avanti unite, senza rabbia: «Uno dei messaggi che desideriamo far passare è il valore della condivisione: insieme, si è più forti. Non significa soffrire meno – precisa Simona – , ma non sentirsi soli ad affrontare il dolore. Che non è poco».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: