mercoledì 10 aprile 2024
Il più giovane aveva 35 anni e lascia moglie e un bambino piccolo, il più anziano 73. Tra i feriti, un 43enne ha ustioni sul 43 per cento del corpo
L'ingegnere, l'immigrato, il fresco sposo: chi erano le vittime

ANSA

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Il computo definitivo delle vittime della centrale idroelettrica di Suviana ancora non c’è, tuttavia si sa chi sono i morti di cui sono stati recuperati i corpi. Si tratta di Vincenzo Franchina, Mario Pisani e Pavel Petronel Tanase.

Il più giovane. Vincenzo Franchina, nato a Patti in provincia di Messina, aveva 35 anni e abitava a Sinagra, sempre nel Messinese. Elettricista industriale, diplomato all’istituto tecnico industriale Torricelli si era sposato nel maggio dell’anno scorso e l’ultimo post su Facebook risalente al marzo scorso lo ritrae sorridente mentre fa gli auguri di Pasqua in compagnia di un gruppo di colleghi. Lascia la moglie Enza e un bambino piccolo. Il sindaco di Sinagra, Antonino Musca ha raccontato: «Conoscevo bene Vincenzo. Una persona educata, di rara gentilezza come tutta la sua famiglia».

L'ingegnere. Mario Pisani, la vittima più anziana, era nato a San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto, 73 anni fa. Ingegnere ex dipendente Enel azienda cui garantiva ancora servizi di consulenza, era sposato e aveva due figli ormai grandi. Era molto conosciuto nella sua terra d’origine anche per essere stato atleta e poi dirigente di una società di calcio e di un circolo di tennis. Lascia la moglie, tre figli e cinque nipoti.

L'immigrato dalla Romania. Avrebbe invece compiuto 46 anni a giugno Pavel Petronel Tanase, originario della Romania ma residente dal 2009 a Settimo Torinese nell’hinterland del capoluogo subalpino. Era sposato e aveva due figli. Così come Franchina prestava servizio anche presso Abb e Siemens.

Oltre ai morti, come noto, l’incidente ha provocato quattro feriti in condizioni serie. Il più grave, il 42enne Leonardo Raffreddato avrebbe ustioni sull’80% del corpo.

Proseguono anche le ricerche dei dispersi. A mano a mano che passa il tempo le possibilità di ritrovarli in vita però si affievoliscono. «Manteniamo la speranza – ha dichiarato a Raitre Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco - ma valutando lo scenario molto complesso non ci fa pensare a possibilità di una loro sopravvivenza».

I quattro lavoratori che risultano ancora dispersi hanno tra i 37 e 68 anni. Sono Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera. Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre è stato insignito del titolo di Stella al Merito del Lavoro e Maestro del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana nell'aprile 2023. L'uomo ha due figlie, di 14 e 16 anni. Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano. Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli, è in pensione da un anno. Ha un profilo professionale alto, e secondo fonti sindacali, quando lavorava per Enel nella Centrale di Presenzano (Caserta) si occupava della riattivazione dei macchinari delle centrali idroelettriche. Compito che da un anno svolgeva per la Lab Engineering, ditta di Ortona, che si occupa di metanodotti, impianti di perforazione e produzione di olio e gas, e di tecnologie innovative. Nella sua qualità di esperto è stato mandato a Suviana per supervisionare alle operazioni di riattivazione delle macchine.

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