giovedì 29 aprile 2021
Bergamin si è presentato a palazzo di Giustizia di Parigi assieme al suo avvocato. Concessa a tutti e nove la libertà vigilata.
Una delle foto, rilasciate dal Tribunale, rese pubbliche a trent'anni dall'omicidio del vicebrigadiere di Polizia Antonino Custra, ucciso nei violentissimi scontri che scoppiarono il 14 maggio del 1977

Una delle foto, rilasciate dal Tribunale, rese pubbliche a trent'anni dall'omicidio del vicebrigadiere di Polizia Antonino Custra, ucciso nei violentissimi scontri che scoppiarono il 14 maggio del 1977 - Ansa

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Si sono costituiti a Parigi Luigi Bergamin e Raffaele Ventura, due dei 3 ex terroristi rossi in fuga dopo l'ondata di arresti di ieri mattina in Francia. Bergamin si è presentato stamani a palazzo di Giustizia di Parigi assieme al suo avvocato per costituirsi. Poche ore dopo si è appreso che anche Ventura si è costituito. Dei dieci ex terroristi di sinistra colpiti da mandati di cattura resta quindi latitante soltanto Maurizio Di Marzio.

Luigi Bergamin, ex militante dei PAC (Proletari Armati per il Comunismo), deve scontare una pena di 16 anni e 11 mesi di reclusione come ideatore dell'omicidio del maresciallo Antonio Santoro, capo degli agenti di polizia penitenziaria ucciso a Udine il 6 giugno 1978 da Cesare Battisti. L'8 aprile per Bergamin sarebbe scattata la prescrizione, ma i termini sono stati interrotti dal magistrato di sorveglianza milanese Gloria Gambitta su richiesta del pm Adriana Blasco, che ha dichiarato Bergamin "delinquente abituale".

La vicenda giudiziaria di Bergamin e degli altri italiani è stata seguita direttamente in Francia dalla magistrata di collegamento italiana a Parigi, Roberta Collidà, in stretta cooperazione con i colleghi francesi. Oggi la Collidà si trova a Roma per una riunione al ministero di Giustizia, destinata a fare il punto sull'operazione 'Ombre Rosse' e i suoi sviluppi nei prossimi giorni.

I 9 ex terroristi italiani per i quali la giustizia francese dovrà esaminare l'eventualità dell'estradizione rientreranno tutti a casa questa sera. Lo si apprende da fonti francesi legate all'inchiesta. Per ognuno di loro, il giudice ha deciso vari gradi di libertà vigilata, che vanno dall'obbligo di firma all'obbligo di essere presenti in casa in certi orari. Tutto questo in attesa dell'inizio delle udienze per ognuno di loro davanti alla Chambre de l'Instruction per la richiesta di estradizione italiana.

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