venerdì 31 gennaio 2014
Intanto la Camera boccia le pregiudiziali di costituzionalità.
EDITORIALI Prospettive di un'intesa di M. Olivetti | Bivio cruciale di G. MarcellI
LA SCHEDA Gli otto nodi della riforma
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L'esame della riforma della leggeelettorale riprenderà in Aula martedì mattina 11 febbraio. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Intanto la Camera ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità dell'opposizione alla riforma della legge elettorale.

L'Aula ha respinto il rinvio in commissione della riforma della legge elettorale richiesto da Ignazio La Russa di FdI.

I deputati M5S abbandonano l'aula della Camera dopo la bocciatura del rinvio in commissione della legge elettorale. "Non saremo mai complici di questo ennesimo scempio e abbandoniamo immediatamente l'Aula", ha detto Giuseppe Brescia. La presidente Laura Boldrini si è detta "dispiaciuta".

Nel voto segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità contro la legge elettorale spuntano una ventina di franchi tiratori in Aula alla Camera. Tabulati alla mano, sono tra i 21 e i 30 i deputati che, nel segreto dell'urna, hanno votato per bocciare la legge elettorale, in dissenso dal loro gruppo.

"Bene, abbiamo tenuto, ora avanti, si fa". Così Matteo Renzi, parlando con i suoi dopo il voto sulle pregiudiziali, esprime soddisfazione, a quanto si apprende, sulla tenuta del Pd.

La Lega non partecipa alle votazioni di oggi dell'Aula della Camera. Lo annuncia Giancarlo Giorgetti in solidarietà per Christian Invernizzi, "cui ieri è stato impedito di votare in Commissione". "Non c'è violenza maggiore di impedire a un deputato di votare", ha ribadito. Boldrini ha detto che "del tema si occupa l'Ufficio di presidenza".

"Ieri al deputato Invernizzi è stato impedito di partecipare a una votazione. Ieri c'e' stata violenza fisica, sessista, ma la violenza più inaudita e assolutamente inaccettabile e' quella che in un aula impedisce a un deputato che rappresenta la nazione di poter votare", ha sottolineato. Non sappiamo di chi sia la responsabilita. Sappiamo che un fatto certo e' che un deputato non ha potuto votare. Ci è stato negato di rivotare, le motivazioni non le condividiamo e crediamo che sia il presidente della Camera, non la maggioranza, a dover garantire il diritto di votare", ha proseguito. Per questo noi, gruppo della Lega, in segno solidarietà a Cristian Invernizzi, non parteciperemo alle votazioni della Camera e speriamo che sia un'occasione di poter riflettere su quanto avvenuto", ha concluso Giorgetti abbandonando l'Emiciclo con i suoi colleghi.

 

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