sabato 14 agosto 2021
I presidenti di Anci Sardegna, Sicilia e Calabria hanno scritto al premier Mario Draghi per sollecitare un tavolo politico-istituzionale con il governo sui roghi
Un aereo Canadair impegnato nell’opera di spegnimento dell’incendio che si è sviluppato l’altra notte nel parco nazionale del Catillo, presso Tivoli, nel Lazio. Venticinque famiglie che abitano nella zona sono state evacuate

Un aereo Canadair impegnato nell’opera di spegnimento dell’incendio che si è sviluppato l’altra notte nel parco nazionale del Catillo, presso Tivoli, nel Lazio. Venticinque famiglie che abitano nella zona sono state evacuate - Ansa

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«Vedere direttamente la devastazione causata dagli incendi fa comprendere l’immensa portata dei danni provocati alla vita dei comuni colpiti e al loro territorio, e del pregiudizio arrecato al futuro dei giovani. Chi se ne è reso colpevole ha sulla coscienza una gravissima responsabilità», ha dichiarato ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo avere sorvolato le zone dell’Oristanese colpite dai gravi incendi di fine luglio. Le parole del capo dello Stato fanno il paio con lo sfogo di Antonio, 55 anni, quasi tutti vissuti da allevatore nella Locride, come il padre. In poche ore le fiamme gli hanno portato ogni cosa, tranne la dignità e la necessità di chiedere aiuto perché vuole rialzarsi, subito.

«Il fuoco ha sterminato il mio bestiame e distrutto la mia stalla. In un attimo ho perso tutto. Ma non mi arrendo e vado avanti. Voglio reagire perché dentro ho ancora tanta forza e determinazione». Antonio ricorda Mario Zavaglia, il 76enne ucciso mercoledì da un rogo mentre curava il proprio orto. Una delle cinque vittime degli incendi da giugno in Calabria. «Adesso devo provare a ricostruire ciò che ho perso. Lo devo a me stesso, a mia moglie e ai miei figli. Non sarà facile, ne sono consapevole, e in questo momento, sinceramente, non ho idea se ce la farò e come ce la farò. So soltanto che non posso arrendermi. Così come non si può arrendere la mia Calabria, così colpita al cuore», afferma Antonio dando voce ai sentimenti di (quasi) tutti i calabresi. In Calabria ieri c’è stato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il quale ha sottolineato la vicinanza del presidente del Consiglio Mario Draghi e coordinato più d’una riunione operativa. «Finiamo la parte incendi e iniziamo quella relativa alle alluvioni perché gli eventi estremi oramai ci stanno abituando a questo. Non perdiamo il filo che lega queste cose, perché un bosco bruciato significa maggiore velocità di acqua piovana che scende. E noi dobbiamo essere pronti alle situazioni più difficili».

Il capo della Protezione civile ha snocciolato cifre drammatiche: «Più di 11mila ettari nella regione Calabria, perlomeno nella parte Sud, mangiati dal fuoco, e parecchie di queste migliaia attengono all’area dell’Aspromonte. Oggi (ieri, ndr) la situazione sembra un po’ migliore, gli incendi sembrano regredire, ma ovviamente – ha aggiunto – dobbiamo sempre mantenere molto alta l’attenzione». Curcio ritiene non sia questo il momento di aprire la caccia a eventuali responsabilità, e giudica fondamentale la prevenzione: «Un tema che facciamo fatica a portare avanti».

A Santo Stefano, nel cuore dell’Aspromonte, è stata vinta una battaglia simbolo contro gli incendi: è salva la Faggeta Vetusta, patrimonio Unesco 0messa in pericolo dalle fiamme nei giorni scorsi.

Di “pupari” dei roghi ha parlato, a margine degli incontri con Curcio, il presidente della Regione, Nino Spirlì, il quale ha chiesto «subito proposte di legge che aumentino le pene per i piromani: sono convinto che abbiano “pupari”, che ci sia un piromane dei piromani. Non si tratta semplicemente di folli, ma di qualcuno che ha una strategia precisa e cerca di mettere costantemente sotto scacco le istituzioni. Servono indagini e misure importanti», ha concluso Spirlì.

I presidenti di Anci Sardegna, Sicilia e Calabria hanno scritto al premier Mario Draghi per sollecitare un tavolo politico-istituzionale con il governo sugli incendi. È di oltre 10mila euro a ettaro il costo per la collettività dell’emergenza incendi, con boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città. La stima è di Coldiretti che nota pure l’impatto amaro sulla stagione turistica, tra l’altro in un momento di lenta ma fondamentale ripresa.

Intanto ieri è proseguito il flagello degli incendi nel Sud e nel Centro d’Italia. Un’altra vittima è stata registrata in Campania: è un uomo di 53 anni di San Leucio del Sannio, deceduto all’ospedale Grandi ustinati del “Cardarelli” di Napoli: giovedì aveva tentato di spegnere un rogo che si era sviluppato sul proprio terreno nei pressi di Ceppaloni, in provincia di Benevento. È rimasto intossicato dal fumo ed è stato poi avvolto dalle fiamme rimando gravemente ferito. L’altra notte il fuoco ha anche colpito a Tivoli, nel Lazio, nella riserva naturale di Monte Catillo, dove 25 famiglie sono state evacuate.

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