martedì 5 novembre 2019
A Roma, per l'anniversario del trattato sulla protezione in guerra dei civili, le immagini premiate dall'Humanitarian Visa d'Or Award. Foto dai fronti in Siria, Repubblica Centrafricana, Colombia
Marzo 2018, una donna siriana e un bambino camminano lungo una strada distrutta nella città di Arbin, nella Ghouta orientale, nella periferia della capitale siriana Damasco (AFP PHOTO / ABDULMONAM EASSA).

Marzo 2018, una donna siriana e un bambino camminano lungo una strada distrutta nella città di Arbin, nella Ghouta orientale, nella periferia della capitale siriana Damasco (AFP PHOTO / ABDULMONAM EASSA).

COMMENTA E CONDIVIDI

La fine della seconda Guerra Mondiale lascia uno scenario mondiale di devastazioni e stragi. Diversamente dai conflitti precedenti, sono molte di più le vittime civili di quelle militari. Il fronte di guerra ormai non è più un'area definita. Nel 1949 la comunità internazionale decide di approvare quattro Convenzioni internazionali per limitare le conseguenze della guerra, stabilire delle norme comuni per i combattenti e proteggere i civili. Dal 1949, le Convenzioni di Ginevra rappresentano la pietra miliare del Diritto Internazionale Umanitario (DIU). Per celebrare i 70 anni dell'istituzione, a Roma per iniziativa della Croce Rossa è stata inaugurata al Circolo degli Esteri - da Peter Maurer, presidente Icrc, e Francesco Rocca, presidente Ifrc e Cri - un'esposizione fotografica composta da una selezione di foto relative all’“Humanitarian Visa d'Or Award”. Creato nel 2011, l'”ICRC Humanitarian Visa d'Or Award” viene assegnato ogni anno a un fotoreporter professionista che ha immortalato un istante significativo da un conflitto armato. La selezione fotografica è composta da foto estrapolate da ciascuna delle seguenti collezioni premiate negli anni scorsi: 2012 : Mani – "Siria, dentro Homs"; 2014: Daniels – "Crisi umanitaria nella Repubblica Centraficana"; 2015 : Alhindawi – "Minova, processi per stupro"; 2016 : Arredondo – "Nati dentro a un conflitto, i bambini soldati in Colombia"; 2017: Ponce Romero – "Ayacucho"; 2019: Abdulmonam Eassa – "Fine inattesa dell'ingiustizia".




© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: