lunedì 7 aprile 2014
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L'Istituto per le opere religiose (Ior) non chiuderà, ma sarà riformato per fornire servizi specializzati alla Chiesa in tutto il mondo. Lo ha annunciato oggi il Vaticano in una nota, spiegando che Papa Francesco ha approvato una proposta sul futuro dell'istituto, "riaffermando l'importanza della missione dello Ior per il bene della Chiesa cattolica, della Santa sede e dello Stato della Città del Vaticano".In un breve comunicato, la presidenza della Ior, esprimendo soddisfazione per il grande riconoscimento", annuncia che l'istituto completerà entro l'estate "l'analisi della clientela e dei dati anagrafici".La proposta di riforma è stata elaborata congiuntamente da quattro diverse Commissioni vaticane, indica la nota, e prevede che a realizzare la riforma sia l'attuale presidente dello Ior, Ernst von Freyberg. Ma a monitorare la trasformazione dell'ente sarà lo stesso cardinale-prefetto George Pell, il prelato australiano nominato nel febbraio scorso "ministro" dell'Economia del Vaticano. Oltre, naturalmente, all'Aif, l'Autorità di informazione finanziaria vaticana.A lavorare al testo sono stati gli esperti della Pontificia commissione referente sullo Ior (Crior), del gruppo di studio sull'organizzazione economica della Santa sede (Cosea), della commissione dei cardinali incaricati della sorveglianza della banca vaticana e dello stesso consiglio presieduto da von Freyberg. Nel 2013 il banchiere tedesco ha ordinato una serie di inchieste speciali su centinaia di conti dello Ior. Gli ultimi dati disponibili, quelli del 2012, indicano che lo Ior è in buona salute. L'utile netto è stato di 86,6 milioni di euro, oltre quattro volte il risultato del 2011, grazie ai risultati favorevoli del trading e ai valori più alti dei titoli detenuti. Della cifra totale, 54,7 milioni sono stati iscritti al bilancio della Santa Sede per contribuire alla missione papale.Lo Ior dispone di 41,3 milioni in oro, monete e altri metalli preziosi, ha una quota in una società immobiliare italiana e nel 2012 ha ereditato beni per 2 milioni di euro.

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO DELLA SANTA SEDE

Il Santo Padre ha approvato una proposta sul futuro dell’Istituto per le Opere Religiose (IOR), riaffermando l’importanza della missione dello IOR per il bene della Chiesa Cattolica, della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.
La proposta è stata sviluppata congiuntamente da rappresentanti della Pontificia Commissione Referente sullo IOR (CRIOR), della Pontificia Commissione Referente di Studio e di Indirizzo sull’Organizzazione della Struttura Economico-Amministrativa della Santa Sede (COSEA), della Commissione Cardinalizia dello IOR, e del Consiglio di Sovrintendenza dello IOR, e presentata al Santo Padre dal Cardinale-Prefetto della Segreteria per l’Economia con il consenso del Cardinal Santos Abril y Castelló, Presidente della Commissione Cardinalizia dello IOR. Tale proposta è stata definita sulla base di informazioni sullo status legale dello IOR e sull’operatività svolta, informazioni raccolte e presentate al Santo Padre e al suo Consiglio di Cardinali da CRIOR nel febbraio 2014.
Lo IOR continuerà a servire con attenzione e a fornire servizi finanziari specializzati alla Chiesa Cattolica in tutto il mondo. I significativi servizi che possono essere offerti dall’Istituto, assistono il Santo Padre nella sua missione di pastore universale e supportano inoltre istituzioni e individui che collaborano con lui nel suo ministero.
Con la conferma della missione dello IOR e facendo seguito alla richiesta del Cardinale-Prefetto Pell, il Presidente del Consiglio di Sovrintendenza, Ernst von Freyberg, e il management dello IOR porteranno a termine il loro piano al fine di assicurare che lo IOR possa compiere la sua missione come parte delle nuove strutture finanziarie della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Il piano sarà presentato al Consiglio dei Cardinali del Santo Padre e al Consiglio per l’Economia.
Le attività dello IOR continueranno a rientrare sotto la supervisione regolamentare dell’AIF(Autorità di Informazione Finanziaria), autorità competente nell’ambito della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. In conformità ai Motu Proprio dell’8 agosto 2013 e del 15 novembre 2013 e alla legge numero XVIII sulla trasparenza, supervisione e informazione finanziaria entrata in vigore l’8 ottobre 2013, è stata introdotta un’ampia e articolata struttura legale e istituzionale finalizzata a regolare le attività finanziarie all’interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. A tale proposito, il Cardinale-Prefetto Pell ha confermato l’importanza di un allineamento sostenibile e sistematico delle strutture legali e normative della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano con le best practice regolamentari internazionali. Una efficace supervisione regolamentare e i progressi raggiunti nella compliance, trasparenza e operatività avviati nel 2012 e sensibilmente accelerati nel 2013, sono fondamentali per il futuro dell’Istituto.
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