martedì 6 febbraio 2018
Bisognerà attendere ora le motivazioni della sentenza del Tribunale civile, il cui deposito è previsto tra circa un mese
L'ingresso dello Ior in un'immagine di archivio (Ansa)

L'ingresso dello Ior in un'immagine di archivio (Ansa)

COMMENTA E CONDIVIDI

L’ex direttore generale dello Ior, Paolo Cipriani, e l’allora suo vice Massimo Tulli dimessisi a luglio 2013, sono stati condannati dal Tribunale civile dello Stato della Città del Vaticano per danni pari a circa 47 milioni di euro per "malagestione" dell’Istituto Opere di Religione, in particolare in relazione a determinati investimenti.

Bisognerà attendere ora le motivazioni della sentenza, il cui deposito è previsto tra circa un mese. La notizia è stata data ieri sera dall’Ansa. Lo Ior da parte sua ha emesso un comunicato in cui, senza fare nomi e cifre, si conferma la condanna di «due ex dirigenti di lungo corso» dell’Istituto.

«Tale decisione – precisa la nota – è un passo importante che dimostra il significativo sforzo del management dello Ior negli ultimi 4 anni per trasformare l’Istituto». La condanna poi dimostra «il costante impegno dello Ior verso una governance forte, verso la trasparenza della propria operatività e la determinazione nel soddisfare i migliori standard internazionali». E conferma «la volontà dello Ior di perseguire attraverso procedimenti giudiziari qualsiasi cattiva condotta intrapresa a suo danno, non importa dove e da parte di chi».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: