giovedì 20 settembre 2012
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​Da dirigente della Polzia di Stato prima, da studioso e collaboratore di prestigiose riviste specializzate in narco-mafie e tratte poi, Piero Innocenti si è sempre occupato di criminalità organizzata. Già questore a Teramo, a Piacenza e a Bolzano, e consulente del Capo della Polizia, più recentemente sta analizzando il fenomeno delle "moderne schiavitù".I flussi di migranti irregolari sono in espansione ovunque. Ma se aumentano anche schiavisti e contrabbandieri di esseri umani significa che i Paesi occidentali sono sempre più vulnerabili. O no?In realtà i Paesi occidentali hanno strumenti sempre più sofisticati per arginare l’immigrazione irregolare.Allora qualcosa non torna.E invece sì, purtroppo. Perché più si fanno rigorosi e complessi i sistemi di controllo e contrasto da parte dei vari stati, più le organizzazioni criminali si organizzano e si consolidano di conseguenza. Con ripercussioni che investono proprio gli eserciti di disperati.In che senso?Perché i costi per il trasporto dei migranti che cercano in tutti i modi di fuggire dai rispettivi Paesi diventano esorbitanti. Chi è disperato fa di tutto per scappare. Sarebbe disposto ad ogni genere di sacrifici per trovare un posto su velieri, pescherecci, gommoni, barchette, o anche per essere caricato a bordo di Tir, nascosto tra le mercanzie, come avviene per tanti migranti in arrivo dalla Grecia. A tutto vantaggio dei conti delle mafie.Ma se i criminali sono sempre più organizzati, quali strumenti adottare per fronteggiarli più efficacemente?L’adozione di mezzi e di tecnologie sofisticate da parte delle forze dell’ordine e l’inasprimento delle pene specifiche per questi reati – oggi è prevista la reclusione da 8 a 20 anni – sono ottimi provvedimenti ma non bastano. Questa lotta si deve affrontare accentuando la cooperazione tra le forze dell’ordine di tutti i Paesi Ue, sia sul fronte preventivo e investigativo, sia sul piano del controllo del territorio. Quando questo è avvenuto, l’Italia ha compiuto operazioni su vasta scala che hanno decapitato importanti organizzazioni criminali. Dal 2008 al settembre 2012 ne ho contate 85. Ma non è ancora tutto.Continui.La frontiera esterna meridionale dell’Ue è l’Italia. Che sta promuovendo accordi di partenariato con i Paesi dell’Africa settentrionale: Tunisia, Algeria, Libia, Egitto. Si stanno avviando trattative con Niger, con la Nigeria e con altri Paesi. Quando questi stati saranno in grado di aderire pienamente agli accordi, le cose miglioreranno.Intanto spending review e tagli non aiutano le forze dell’ordine...Polizia, carabinieri e Guardia di finanza sono, a livello mondiale, tra le forze di polizia più efficienti. Ci sono eccellenze anche nelle strutture interforze del Dipartimento della Pubblica sicurezza: mi riferisco alle direzioni centrali per i servizi antidroga, immigrazione e anticrimine. Eventuali mancanze non influiscono sui risultati.Già. Ma i tagli sono tagli.Certo, turnover e tagli non vanno nella direzione auspicata. Molte scuole di polizia aspettano allievi che non arriveranno. E tanti agenti stanno andando in pensione. Occorrerebbe rafforzare i presidi. Problemi ci potrebbero essere anche in relazione ad accorpamenti e riduzioni delle province che potrebbero portare alla scomparsa, in molte sedi, di questure, comandi provinciali dei carabinieri e Finanza, da rimpiazzare con commissariati distaccati e con comandi compagnie. Non proprio la stessa cosa... Tutto questo potrebbe incidere sulla sicurezza. Oggi c’è ancora un controllo sociale molto forte da parte della polizia, sia da quella statale che locale. È un patrimonio irrinunciabile. Anche in termini di fiducia.Di fiducia?Quando fui nominato questore di Teramo, nel 1998, era da poco entrato in vigore il testo unico sull’Immigrazione. La questura che guidavo fu, se non la prima, tra le prime a concedere un permesso speciale di protezione sociale ad alcune prostitute minorenni che ci aiutarono ad incastrare una pericolosa organizzazione mafiosa. Quelle ragazze si fidarono di noi, convinte che lo Stato fosse più forte della mafia. Hanno avuto ragione. E da allora sono libere.
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