È ancora emergenza
incendi in Sicilia. Al momento sono
32 i
roghi attivi sull'isola, dove stanno operando sette Canadair dei Vigili del fuoco. La provincia più colpita resta
Palermo con dieci focolai ancora attivi. Segue
Caltanissetta con sette roghi,
Messina con sei incendi. E poi ancora
Agrigento con tre roghi come anche a
Ragusa. Due incendi attivi ancora anche a Trapani. Non si segnalano focolai, per i vigili del fuoco, nelle province di Enna e Siracusa.
Cinquecento, si calcola, i roghi che hanno imperversato ieri tra le province di Palermo, Messina, Trapani e Agrigento. E si ritiene pressochè certa la
matrice dolosa.
Il sindaco di Gratteri, in provincia di Palermo: «Ieri è stata una giornata drammatica, anche a causa dei ritardi dei mezzi antincendio. Oltre il 50% del territorio di Gratteri è stato devastato dalle fiamme - ha aggiunto il sindaco Giacomo Ilardo -. Io temo che i roghi di ieri siano dolosi, ci saranno delle indagini, ma eventi come questi purtroppo hanno spesso dietro una origine criminale». Le
Procure di Palermo e Termini Imerese acquisiscono informative e rapporti, atti propedeutici all'apertura delle inchieste. Un centinaio gli
sfollati. Decine di persone negli ospedali per malori, due ustionati, uno dei quali particolarmente grave nel Messinese. Permangono disagi nella circolazione.
Alle 11 il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, presiederà presso la Prefettura di Palermo una riunione tecnica sull'emergenza.