martedì 14 giugno 2022
Da oltre un mese le locuste si stanno divorando i raccolti del Nuorese Coldiretti: 3 anni di allarmi inascoltati Il parroco di Ottana: i contadini sono impotenti, serve prevenzione
La devastazione provocata dalle cavallette sui terreni in Sardegna

La devastazione provocata dalle cavallette sui terreni in Sardegna - .

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L’avanzata delle cavallette in Sardegna prosegue inesorabile. Sciami di milioni di questo grillastro crociato stanno divorando da oltre un mese i raccolti nelle campagne della provincia di Nuoro, con epicentro probabilmente nel Comune di Ottana, nella media valle del Tirso, e hanno cominciato ad estendere la loro devastatrice potenza anche più a nord, nella Piana di Chilivani e nella campagne di Ozieri dove si parla ormai di invasione.

La proliferazione delle locuste ( Dociostaurus maroccanus per gli entomologi) che ha ormai interessato 30mila ettari di terreno e distrutto campi coltivati vanificando il lavoro di un anno intero, sarebbe un altro frutto – secondo alcuni esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche – dei cambiamenti climatici che agevolano lo sviluppo anomalo di questo insetto favorito nella sua azione dagli effetti di un 2022 caratterizzato da un inverno mite, precipitazioni praticamente dimezzate e temperature superiori di 0,5 gradi rispetto alla media. Un’invasione che in certe zone costringe gli automobilisti a viaggiare con i finestrini chiusi per evitare di ritrovarsi qualche insetto dentro l’abitacolo.

«Dopo tre anni di denunce e proposte ci ritroviamo ancora a parlare di invasione di cavallette» ha det- to il presidente della Coldiretti Nuoro- Ogliastra, Leonardo Salis, davanti al quarto consecutivo assalto di questo infestante ortottero alle campagne del centro Sardegna. «Le aziende agricole sono ormai disilluse e da quest’anno qualcuna – ha aggiunto Salis – ha dovuto anche modificare il proprio piano colturale cercando di limitare i danni perché sapevano che non sarebbe cambiato nulla. Un paradosso nel 2022, con tutto quello che sta succedendo.

Abbiamo sempre più la necessità di produrre qui in Sardegna e poi costringiamo le aziende agricole a non farlo a causa delle cavallette. È davvero difficile trovare le parole, ci sentiamo disarmati». «Dal 2019 chiediamo una programmazione per contrastare le locuste – ricorda il direttore di Coldiretti Nuoro-Ogliastra Alessandro Serra – . I metodi naturali sono quelli più efficaci come l’aratura dei campi e gli insetti antagonisti ed oggi ci può venire incontro anche l’agricoltura di precisione. Siamo partiti da un territorio circoscritto che con il passare degli anni però si sta allargando sempre di più aumentando oltre che le perdite nei campi, per allevatori e agricoltori anche le difficoltà per contrastarle».

Le cavallette sono polifaghe, colpiscono non solo le coltivazioni in campagna, ma anche orti e giardini provocando una vera e propria catastrofe biologica che mette in ginocchio non solo centinaia di aziende agricole, ma anche di allevamenti che in pochi giorni vedono sparire il foraggio necessario per gli alimenti costringendo gli allevatori a ulteriori acquisti di mangimi. L’unica arma efficace di contrasto è biologica con i predatori naturali, come gli uccelli, che potrebbero aiutare a contenere le popolazioni di locuste che dalle terre incolte partono all’assalto dei raccolti devastando tutto quello che trovano sul loro cammino.«I contadini – dice don Pietro Borrotzu, parroco di Ottana – registrano impotenti questa calamità, che non è più episodica, ma ricorrente e puntuale in primavera, quindi assolutamente contrastabile se affrontata preventivamente». Le cavallette fanno le uova in estate, con le larve che emergono tra aprile e maggio. Una lavorazione delle terre, effettuata durante l’inverno, porterebbe in superficie le uova, che sarebbero subito distrutte dal freddo o divorate dai parassiti.

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