martedì 23 luglio 2019
Rappresentano il 53,6% dei residenti stranieri. In crescita i musulmani, che sono il 30%. Oltre mezzo milione atei e agnostici
(Ansa)

(Ansa)

COMMENTA E CONDIVIDI

Sono in prevalenza cristiani gli stranieri residenti in Italia. Secondo le più recenti elaborazioni di Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) su dati Istat e Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità (Orim), al primo gennaio scorso è risultato che coloro che professano la religione cristiana sono due milioni e 815mila (pari al 53,6% del totale dei residenti stranieri), tra cattolici, ortodossi evangelici e altre confessioni, seguiti poi dai musulmani (un milione e 580mila fedeli).

Entrando ancora più nel dettaglio, rispetto alla stessa data del 2018, sono invece cambiate le posizioni in classifica tra i gruppi religiosi: quest'anno al primo posto ci sono i musulmani che rappresentano il 30,1% degli stranieri residenti in Italia (nel 2018 erano il 28,2%), mentre i cristiani ortodossi quindi slittano al secondo posto (29,7%, pari a un milione e 560mila) e restano in terza posizione i cattolici (18,6%, pari a 977mila). Sono poi 183mila (pari al 3,5% sul totale degli stranieri residenti) i cristiani evangelici, 136mila (2,6%) i buddisti, 114mila gli induisti (2,2%), 80mila (1,5%) le persone di altre fedi cristiane, 49mila i sikh (0,9%), 16mila (0,3%) i copti. Cresce la percentuale di stranieri atei o agnostici, stimati in più di mezzo milione di unità (al 1 gennaio 2018 erano 331mila). Va anche segnalato che non tutte le fedi cristiane sono in diminuzione: fanno eccezione infatti gli evangelici che, a
differenza di ortodossi, cattolici e copti e altri, sono aumentati di 52mila unità rispetto al 2018, anno in cui se ne stimavano 131mila.

Con uno sguardo più generale, emerge quindi che gli stranieri musulmani residenti sono in aumento di 127mila unità rispetto al 2018 (anno in cui erano stimati in 1 milione e 453mila), mentre i cristiani nel loro complesso sono diminuiti di 145mila unità (nel 2018 erano stimati in due milioni e 960mila), pur mantenendo ancora nettamente il ruolo di principale religione professata dagli stranieri (se nel 2018 rappresentavano il 57,5% del totale, nel 2019 rappresentano il 53,6%).

Per quanto riguarda le provenienze si stima che la maggior parte dei musulmani stranieri residenti in Italia abbia cittadinanza marocchina (440mila), seguiti da quella albanese (226mila), bangladesha (141mila), pachistana (106mila), egiziana (111mila). Passando ai cattolici stranieri, si stima che la maggior parte abbia cittadinanza rumena (162mila), seguita da quella filippina (159mila). Tra i cristiani ortodossi stranieri al primo posto i cittadini rumeni (965mila), seguiti dagli ucraini (200mila).

Le dinamiche emerse dai dati hanno diverse spiegazioni. In primo luogo dal conteggio dei residenti stranieri al 1 gennaio 2019 sono stati esclusi i 112.523 stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana durante il 2018 e in secondo luogo perchè i diversi flussi migratori nazionali presentano un saldo netto tra arrivi in Italia e ripartenze probabilmente maggiore nell'ultimo anno per musulmani e cristiani evangelici che non per gli altri cristiani.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: