martedì 8 dicembre 2009
Il ministro apre al progetto della Lega di innalzare il limite massimo, ma solo in alcune tratte. «Dovranno essere presenti – ha spiegato il responsabile delle Infrastrutture – le tre corsie e anche il tutor». Quersta possibilità, comunque, sarà data solo a quelle vetture che, per cilindrata e dotazioni, potranno viaggiare con la massima sicurezza. Escluse le auto piccole. Opposizione contraria.
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La Lega ha proposto, il ministro ha spiegato di condividere. Domani in Commissione trasporti del Senato si cominceranno a discutere gli emendamenti al testo sulla sicurezza stradale ma non è detto che la proposta di aumentare il limite in autostrada da 130 a 150 all’ora possa avere un qualche futuro. Certezza, infatti, ce n’è ancora poca. Tutte le associazioni ambientaliste e dei consumatori si sono fermamente dichiarate contrarie. Sia perché ci sarebbe un incremento dei consumi di carburante e quindi un danno ulteriore per l’ambiente; sia perché si corre il rischio reale di incrementare ulteriormente il già alto tributo di morti sulle strade. Lo stesso Altero Matteoli ha spiegato di non giudicare «scandalosa la proposta della Lega» ma allo stesso tempo «non mi scandalizza che alcuni non siano favorevoli».Stando al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, è ragionevole pensare di «aumentare la velocità su alcune autostrade che hanno le caratteristiche adatte, come le tre corsie e il tutor (il nuovo sistema per il controllo della velocità media ndr). Solo però per quelle auto che per cilindrata e caratteristiche di sicurezza possono viaggiare tranquillamente a 150 orari. Non le piccole auto».Il testo in discussione stabilisce nuove norme per la sicurezza nella circolazione stradale e fra le altre fissa a zero il limite di alcol nel sangue per i neopatentati. Giro di vite anche per chi guida veicoli destinati al trasporto passeggeri. Viene inoltre previsto che gli incassi delle contravvenzioni vengano in buona parte reinvestiti nella sicurezza e nelle infrastrutture. In ogni caso il testo deve tornare alla Camera avendo già subito alcune modifiche. Un emendamento sui 150 all’ora presentato a Montecitorio era stato stralciato per fare in modo di approvare il provvedimento all’unanimità.Occhi puntati, quindi, su quanto accadrà in Commissione a Palazzo Madama nei prossimi giorni. La lista delle associazioni e degli esponenti dei partiti di opposizione che sono contrari all’innalzamento del limite orario si sta facendo sempre più lunga. Il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Bartolomeo Giachino ha ricordato che il testo così come è gode dell’unanimità dei consensi e «abbiamo bisogno che i lavori procedano celermente. Sovente il meglio è nemico del bene». Parole che possono far ipotizzare un non eccessivo sbilanciamento del governo in favore dell’iniziativa leghista.Tutti gli esponenti di opposizione che si sono espressi ieri si sono dichiarati contrari. Esaustivo il commento di Michele Meta, capogruppo del Pd in Commissione trasporti alla Camera: «Il Paese non può sopportare più di cinquemila morti l’anno sulle strade e i relativi costi economici e sociali pari al 2% del Pil».
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