martedì 12 ottobre 2010
Senza l'apporto degli immigrati, l'Italia sarebbe un Paese con popolazione in diminuzione. È quanto sottolinea l'Istat, spiegando che i cittadini stranieri residenti in Italia, al primo gennaio 2010, sono 4.235.059, pari al 7% del totale dei residenti.
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Senza l'apporto degli immigrati, l'Italia sarebbe un paese con popolazione in diminuzione. È quanto sottolinea l'Istat, spiegando che i cittadini stranieri residenti in Italia, al primo gennaio 2010, sono 4.235.059, pari al 7% del totale dei residenti, mentre al primo gennaio 2009 essi rappresentavano il 6,5%. Nel corso dell'anno 2009 il numero di stranieri è aumentato di 343.764 unità (+8,8%).L'Istituto di Statistica sottolinea in particolare che il saldo naturale della popolazione straniera (+72.341 unità) compensa in buona parte il saldo naturale negativo dei residenti di cittadinanza italiana (-95.147 unità). L'incremento della popolazione complessivamente residente nel nostro paese (italiani e stranieri), che da 60.045.068 unità al primo gennaio 2009 passa a 60.340.328 al primo gennaio 2010, è dovuto, pertanto, interamente alla dinamica naturale e migratoria dei residenti stranieri.L'aumento del numero di stranieri che c'è stato nel corso del 2009, spiega l'Istat, rappresenta "un incremento ancora molto elevato, sebbene inferiore a quello dei due anni precedenti (494 mila nel 2007 e 459 mila nel 2008, rispettivamente +16,8% e +13,4%), principalmente per effetto della diminuzione degli ingressi dalla Romania".
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