martedì 31 luglio 2012
​Un'iniziativa promossa dall'arcivescovo Filippo Santoro «per cercare ciò che unisce e non ciò che divide». Non si fermano intanto le proteste degli operai, che hanno annunciato per giovedì 2 agosto uno sciopero di 4 ore in tutti gli impianti del gruppo Ilva.
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“Una veglia della città per la città". È l'iniziativa organizzata per domani sera da monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, dopo la chiusura imposta della magistratura dell'impianto Ilva, con l'obiettivo di "cercare ciò che unisce e non ciò che divide", precisa l'Ufficio stampa diocesano.  "Durante la veglia pregheremo insieme per il futuro di Taranto. Abbiate fiducia in Dio. Dio ha fiducia in noi!", esorta monsignor Santoro. Il problema dell'Ilva – aggiunge l’arcivescovo in un messaggio alla diocesi - è un problema di tutti. È una situazione molto complicata e l'arcivescovo né ha né vuole dare soluzioni o indicazioni, anche perché nessuno ha ricette prodigiose per spingersi oltre il dramma che stiamo vivendo”Ora, prosegue monsignor Santoro che sta rientrando dal Brasile dopo aver cancellato tutti i suoi impegni, "vi chiedo di accogliere il mio invito in semplicità, quella di un padre che invoca unità e solidarietà per la sua famiglia. Invito tutti, i malati oncologici, gli operai, i parenti delle vittime del lavoro, i mitilicultori, i pescatori, tutti gli abitanti del quartiere Tamburi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i bambini, tutte le famiglie, le associazioni che si occupano della salvaguardia dell'ambiente, le associazioni ecclesiali, le altre aggregazioni laicali, le confraternite, tutti gli uomini di buona volontà a partecipare alla fiaccolata e alla veglia di preghiera. Anche i fratelli e le sorelle ricoverati nell'ospedale, gli amici della casa circondariale di Taranto, se lo desiderano, alla stessa ora, possono unirsi spiritualmente alla nostra preghiera"."Mentre si attende il riesame del 3 agosto e la tensione ricomincia a salire, in una città disorientata e fino ad adesso lasciata sola con il suo problema - aggiunge don Emanuele Ferro, direttore del settimanale della diocesi di Taranto "Nuovo Dialogo"-. L'arcivescovo ribadisce il suo appello affinché il momento che si sta vivendo non si traduca in una guerra fra vittime, perché questo è un problema che riguarda tutti”
Non si fermano, intanto le proteste degli operai che da giorni presidiano lo stabilimento. Le segreterie nazionali dei sindacati dei metalmeccanici (Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil) hanno proclamato uno sciopero per la giornata di giovedì  2 agosto: “Un pacchetto di 4 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del Gruppo Ilva” con modalità e forme della mobilitazione che verranno decise territorialmente contro il rischio di chiusura dello stabilimento di Taranto e per una politica industriale che coniughi lavoro e ambiente.
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