martedì 17 dicembre 2024
A Biella e Verucchio, nel Riminese, critiche per le scritte nelle illuminazioni pubbliche natalizie che evocano la formazione fascista che lottò con i partigiani. "Toglietele, rischio fraintendimenti"
La scritta X Mas comparsa a Verucchio, nel Riminese

La scritta X Mas comparsa a Verucchio, nel Riminese - Guiducci

COMMENTA E CONDIVIDI

Lo Spirito del Natale che ha condotto Ebenezer Scrooge alla redenzione dal “Canto di Natale” di Dickens dovrebbe investire un po’ almeno Biella e a Verucchio. Nella città piemontese e nel borgo riminese sono state sufficienti quattro lettere per mandare all’aria il clima delle festività, trasformando le illuminazioni natalizie in uno sgradevole scontro politico.
Villa Verucchio è la popolosa frazione del Comune malatestiano di Verucchio, a 14 chilometri da Rimini. L’applaudito esordio delle luminarie pagate dai commercianti che avevano festosamente colorato le rotatorie del paese si è ben presto trasformato in un incidente scatenando una polemica che ha immediatamente varcato i confini paesani. Tutto è cominciato quando la grande scritta X Mas si è illuminata nella rotonda di piazza I Maggio, sulla strada di grande collegamento Marecchiese. In quel luccichio qualche persona e l’Anpi locale ha rinvenuto tracce evidenti della Xª Mas, la formazione militare indipendente fascista che fu attiva a fianco del Terzo Reich nella lotta contro i partigiani, durante la Seconda guerra mondiale. Si è così alzato un grido social: “Togliete quelle luminarie, spegnete quelle scritte fasciste”. La richiesta è arrivata alle orecchie della Giunta verucchiese che ha preso a cuore la vicenda. “In Italia la scritta X Mas può avere un doppio significato. – spiega il sindaco Lara Gobbi di una lista civica di centrosinistra – Infatti oltre a indicare Natale può avere un significato fascista richiamando la X Flottiglia Mas”. Da qui la decisione. “Per evitare polemiche e fraintendimenti (che come al solito esistono) e ancorati ai nostri principi antifascisti abbiamo chiesto la sostituzione dell’addobbo”.
L’opposizione è insorta: polemiche come queste in un paese come “Verucchio non dovrebbero entrare”. Vocabolario alla mano, Piero Canarini contesta una decisione che ritiene assurda. “Xmas o XMas è un’abbreviazione di uso informale, colloquiale o commerciale, della parola inglese Christmas. Tale abbreviazione deriva dalla parola greca che significa Cristo. Sarebbe meglio occuparsi di problemi reali invece che di queste quisquiglie”. Per evitare malintesi e travisamenti però la Giunta ha deciso di sostituire la scritta. E senza costi supplementari.
Anche a Biella le luci di Natale contenenti “Merry X Mas”, in pieno stile americano, ricordano troppo la Decima Mas del comandante Junio Valerio Borghese che - schieratasi con la Repubblica sociale italiana e a fianco dei nazisti - diventò tristemente nota per le azioni contro la Resistenza. Con l’aggravante che la scritta si affaccia proprio davanti a Villa Schneider, sede dell'Anpi, luogo di tortura delle Ss naziste.
Alcuni esponenti della sinistra biellese hanno segnalato l’inconveniente contenuto in quelle decorazioni natalizie al sindaco di centrodestra, Marzio Olivero, avvocato di 63 anni. Il primo cittadino aveva pensato alla loro rimozione ma dopo gli attacchi ricevuti da Avs e Pd ci ha ripensato. La scritta resterà nella sua posizione, perché per Olivero “non è più tollerabile dover assistere a esercizi di arroganza, protervia e superbia da parte di chi non perde occasione di accusare gli altri dei propri difetti”.
Per mettere fine alla vicenda X Mas, dalla romagnola Verucchio arriva una proposta. “Forse altrove ci si può permettere di perdere tempo su queste questioni, ma qui no – è pragmatico dall'opposizione Piero Canarini – Propongo quindi una soluzione semplice e di buon gusto: invito la Sindaca a considerare l’inserimento di una scritta "Buon Natale" nella rotonda. Sarebbe un gesto che rappresenta un augurio universale, capace di mettere fine alle polemiche e di unire davvero la comunità”.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: