venerdì 27 novembre 2020
Dopo tre settimane di stallo e di candidature bruciate, il governo ha individuato il nuovo commissario ad acta. Il tweet di Conte: un uomo delle istituzioni, sempre a difesa della legalità
Guido Nicola Longo

Guido Nicola Longo - Ansa

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Dopo tre settimane di stallo, di frizioni e di candidature bruciate o durate solo il tempo di esaminarle, alla fine il governo ha individuato il nuovo commissario "ad acta " per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Calabria. Si tratta del prefetto in quiescenza Guido Nicola Longo. La riunione del Cdm è stata un incontro-lampo, durato solo il tempo della nomina.

Con un tweet, il premier Giuseppe Conte lo definisce "un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità".

Il suo nome è approdato sul tavolo del Cdm dopo che era stato scartato l'ennesimo papabile, ossia Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, che per accettare l'incarico aveva chiesto alcuni poteri aggiuntivi, che tuttavia l'esecutivo non ha ritenuto di accordare.

Già prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo proviene dai ranghi della Polizia di Stato. Investigatore di rango, "uno sbirro vecchia maniera" come ama definirsi, è stato questore di Caserta e a Palermo, dove era già stato poliziotto in prima linea negli anni Ottanta e Novanta a Palermo, alla squadra mobile, durante la stagione di sangue innescata dai boss corleonesi Totò Riina e Bernardo Provenzano, e alla Dia dove ha indagato sull’attentato a Giovanni Falcone.

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