lunedì 25 luglio 2022
Nei centri estivi gratuiti per i bimbi ucraini - organizzati dalla ong Helpcode - corsi di italiano, gite, inserimento. E "orango-terapia" antistress con un peluche per chi è ancora in Slovacchia
Helpcode aiuta l'ong slovacca  IPčko che usa un orango di peluche per terapie di supporto psicologico per i bambini traumatizzati dalla guerra

Helpcode aiuta l'ong slovacca IPčko che usa un orango di peluche per terapie di supporto psicologico per i bambini traumatizzati dalla guerra - Foto Helpcode

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Guardare l'azzurro del Mar Ligure la rasserena. Anche se Odessa dista 2.400 chilometri, Genova affacciata sul Tirreno le ricorda tanto la sua città sul Mar Nero da cui è dovuta fuggire. Levgenia, assieme al suo piccolo Bogdan di 8 anni nel capoluogo ligure ha trovato un rifugio dal terrore della guerra. Lei come gli altri 4.200 ucraini, di cui 491 minori, arrivati qui, in fuga dai bombardamenti che hanno distrutto molte delle loro case. Per i bambini la scuola è diventata subito un punto di riferimento, nonostante la barriera linguistica spesso ancora da superare dopo soli pochi mesi di frequenza. La pausa estiva allora può essere un tempo prezioso per lavorare sull'italiano e sull'inserimento dei piccoli profughi che, come tutti i bambini, hanno potenzialmente grandi risorse di adattamento. Per questo Helpcode, organizzazione che dal 1988 opera in Italia e nel mondo per i diritti dei bambini, gestisce a Genova centri estivi per offrire ai bambini traumatizzati dalla guerra un ambiente accogliente e inclusivo dove imparare l'italiano e socializzare coi coetanei. Senza dimenticare, allo stesso tempo, quelli ancora "parcheggiati" nei centri di accoglienza dei paesi confinanti con l'Ucraina.

I corsi estivi realizzati da Helpcode si tengono presso l’IC di Teglia a Genova, per una iniziativa che si inserisce nell’ambito del progetto P.A.C.E. (acronimo di Percorsi di Accoglienza comunitaria nei Contesti Educativi) che ha l’obiettivo di garantire ai piccoli traumatizzati e sradicati un inserimento sociale accogliente e graduale. «Oltre all'Italia, dove stiamo promuovendo percorsi di accoglienza e di integrazione per bambini e famiglie - spiega Matteo Cavalleroni, segretario Generale di Helpcode - siamo operativi anche nei paesi direttamente toccati dal conflitto, dove Helpcode segue un delicato progetto di supporto psicologico dedicato ai profughi ucraini in ingresso al confine slovacco», con una originale "orango-terapia" a base di morbidi peluche.

Campi estivi a Genova per imparare l'italiano e socializzare coi coetanei

Campi estivi a Genova per imparare l'italiano e socializzare coi coetanei - Foto Helpcode

A Genova i campi estivi stanno dando una risposta concreta alle tante storie simili a quella di Levgenia. «Ricordo perfettamente - racconta la donna - la mattina del 24 febbraio: alle 5 la telefonata di nostri amici da Kharkiv che ci dicevano che i russi aveva iniziato a bombardare. Mio marito mi ha detto: hai mezz’ora per preparare i bagagli». Levgenia e i suoi riescono a superare la frontiera moldava, poi riparano in Bulgaria: «Ingenuamente pensavamo che saremmo tornati in Ucraina dopo una settimana. Durante il viaggio non riuscivo a trattenere le lacrime, ma la parte più difficile arriva ora, a distanza di 5 mesi, perché è dura realizzare che forse non potrai mai più tornare a casa, dai tuoi affetti, dai tuoi amici di sempre».


Una volta a Genova, la famiglia di Levgenia ha potuto contare sull’importante supporto della rete di organizzazioni solidali e sulla generosità dei cittadini italiani. Una famiglia ha messo a loro disposizione un’abitazione indipendente: «Sono meravigliosi, per noi è stata un dono del cielo». Bodgan, il primogenito (poi c’è Mark, 14 mesi), frequenta i centri estivi di Helpcode: «Bogdan è un bambino molto indipendente e non ha avuto problemi ad integrarsi, ma ha bisogno di socializzare. La guerra sarà lunga e per ora non abbiamo speranza di tornare a casa. Comincerà la scuola a settembre e il campo estivo di Helpcode lo sta aiutando moltissimo a integrarsi con gli altri bimbi della sua età. È un supporto fondamentale per permettergli di inserirsi nel sistema italiano e comprenderne le regole. Dobbiamo anche imparare a vivere qui, non solo sopravvivere, per provare a restituire ai nostri figli una quotidianità come quella che avevamo a casa». Come ogni persona cresciuta vicino al mare, non potrebbe mai farne a meno: «Stiamo prendendo in considerazione l’opzione di rimanere qui a Genova, che ci piace molto e che ci ha accolti nel miglior modo».

Campi estivi a Genova per imparare l'italiano e socializzare coi coetanei

Campi estivi a Genova per imparare l'italiano e socializzare coi coetanei - Foto Helpcode

Ma Helpcode lavora anche per aiutare i profughi in transito. Grazie alla collaborazione con l'ong slovacca IPčko, Helpcode sta sostenendo un progetto di supporto psicologico rivolto ai rifugiati ucraini fuggiti in Slovacchia, fornendo finora 60.746 interventi, 5.801 soltanto nel mese di giugno. Per sostenere nel modo più efficace i più piccoli nella gestione del trauma, gli psicologi di IPčko utilizzano un orango di peluche da abbracciare, che li aiuta ad alleviare l'ansia, la paura e gli incubi attraverso la relazione con il giocattolo. Nel mese di giugno sono stati condotti 57 interventi di "oranghi da abbracciare" con bambini ucraini ai valichi di frontiera, nei centri di accoglienza, a Káčko Košice e durante le uscite effettuate dal Crisis Intervention Team.

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