sabato 2 marzo 2013
​Al rientro dalla Germania, il Presidente della Repubblica si riserva «ogni autonoma valutazione» nella fase delle consultazioni con le forze politiche rappresentate in Parlamento. E ricorda il dovere di «salvaguardare l'interesse generale» dell'Italia. Con un'intervista al settimanale tedesco “Focus”  Grillo apre uno spiraglio a Berlusconi e Bersani. Ma sul blog precisa: «Non daremo la fiducia, voteremo legge per legge in accordo con il programma».
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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ribadisce «attenzione e rispetto per ogni libero dibattito» e «soprattutto» si riserva «ogni autonoma valutazione nella fase delle previste consultazioni formali con le forze politiche rappresentate in Parlamento»«Mi permetto di raccomandare a qualsiasi soggetto politico misura, realismo, senso di responsabilità anche in questi giorni dedicati a riflessioni preparatorie», si legge nella nota diffusa dal Quirinale. Napolitano, ricorda poi «il dovere di salvaguardare l'interesse generale e l'immagine internazionale, evitando premature categoriche determinazioni di parte»Grillo: «Sì a governo Pd-Pdl». Ma solo per legge elettorale e tagliSì a un “governissimo” Pd-Pdl. Ma solo a patto che metta all'ordine del giorno la riforma della legge elettorale, l'abolizione dei rimborsi dei costi della campagna elettorale e al massimo due legislature per ogni deputato. Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle, in un'intervista al settimanale tedesco “Focus” si dice disponibile a un'alleanza con gli schieramenti di Berlusoni e Bersani: «Noi sosterremmo naturalmente, subito, un governo del genere. Ma non lo faranno mai». A stretto giro arriva una precisazione. «Per quanto mi riguarda, lo ripeto per l'ultima volta, il M5S non darà la fiducia a nessun governo (tanto meno a un governo Pd-Pdl), ma voterà legge per legge in accordo con il suo programma». Lo ribadisce Beppe Grillo sul suo blog in un post scriptum all'articolo pubblicato venerdì dal titolo «Il mercato delle vacche del Pd».In sei mesi i partiti «non potranno più pagare le pensioni, nè gli stipendi pubblici» e «se gli interessi sul debito ammontano a 100 miliardi di euro all'anno, siamo morti». Nell'intervista al settimanale tedesco “Focus”, Beppe Grillo ha parlato anche della situazione economica italiana e ribadito la necessità che l'Italia rinegozi il suo debito perché «non ha più chance».Per Grillo il sistema politico del Paese crollerà quest'anno: «Ai vecchi partiti dò ancora sei mesi e poi è finita», ha detto Grillo. Stando al leader fondatore del Movimento 5 Stelle «siamo schiacciati, non dall'euro, ma dai nostri debiti. Se gli interessi sul debito ammontano a 100 miliardi di euro all'anno, siamo morti. Non ci sono alternative». Se non cambiano le condizioni l'Italia deve lasciare l'euro e tornare alla lira, ha chiosato Grillo secondo quanto scrive Focus.

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