martedì 30 aprile 2013
Il governo ottiene la fiducia anche al Senato con 233 sì, 59 no e 18 astenuti. Il neopremier: «L'emergenza non finisce con la fiducia al governo». E avverte​: «Carico di aspettative eccessivo». Iniziato il tour europeo del presidente del Consiglio.
Il discorso programmatico: stop all'Imu da giugno, priorità lavoro (Eugenio Fatigante) | I 453 «sì» a Letta alla Camera (Roberta D'Angelo)
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Con 233 voti favorevoli, 59 contrari e 18 astenuti, il Senato ha approvato la fiducia al governo guidato da Enroco Letta. L'assemblea ha svolto la discussione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, dopo che lunedì Letta ha consegnato il testo delle dichiarazioni programmatiche, rese alla Camera dei deputati. Il premier ha toccato i tre grandi temi dell'emergenza economico-sociale, delle riforme costituzionali, del futuro dell'Europa. «Il mescolarsi e lo stare insieme fanno paura se si ha paura della propria identità debole, ma se si è convinti della propria identità ci si rende conto che non ci sono alternative», ha detto Enrico Letta, parlando al Senato. E ha aggiunto: «Io non credo che Silvio Berlusconi abbia una identità debole, se ho capito il personaggio. E anche io vengo da un percorso di semplificazione attraverso identità nuove di cui sono orgoglioso - ha spiegato il premier-. Se siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto non dobbiamo avere timore, di fronte alle politiche è assolutamente possibile trovare soluzioni comuni. Non ci sono alternative allo stare insieme».Subito dopo è iniziato il tour europeo del nuovo presidente del Consiglio. Prima di partire, Letta si è recato al Quirinale per illustrare al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, programma e contenuti del viaggio che lo vedrà impegnato prima a Berlino, poi a Parigi e infine a Bruxelles.Una nota di Palazzo Chigi informa che Letta ha anche telefonato al primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy. I due hanno parlato dei principali temi europei in agenda e hanno concordato una visita di Letta a Madrid la prossima settimana. La replica al dibattito. «La scelta che tutti insieme qui abbiamo fatto è figlia di una situazione d'emergenza, che noi affrontiamo con determinazione, buona volontà, energia e consapevolezza dei nostri limiti. Ma c'è un'emergenza, che non scompare perchè la Camera ha dato la fiducia e oggi mi augurola dia il Senato». Così il premier Enrico Letta è intervenuto al Senato, nel dibattito per il voto di fiducia. «Mi sono reso conto che c'è un grande problema: c'è un carico d'aspettative francamente eccessivo» sul nuovo governo, ha detto Letta al Senato spiegando che dopo aver letto i giornali ed aver ascoltato i commenti in Parlamento «la giornata si è caricata di molte preoccupazioni». Dopo le parole di Letta si passerà alle dichiarazioni di voto, in diretta tv e poi al voto vero e proprio.Poi una precisazione sul discorso di ieri: «Ho parlato di 18 mesi per la Convenzione non perchè irrispettoso del parlamento che è libero e sovrano ma perchè ritengo che la vita del governo debba essere legato a adempimenti certi», ha detto tornando sulla durata indicata per un primo bilancio di governo.Intanto l'ex premier Silvio Berlusconi ha paralto con i giornalisti fuori dall'Sula del Senato, dicendosi fiducioso «sia per l'abrogazione dell'Imu per il futuro sia per la restituzione" di quanto pagato fino ad  oggi. Arrivando al Senato per il voto di fiducia il leader del centrodestra ha sottolineato che "non potremmo essere parte di un governo che non attuasse queste misure nè lo sosterremmo dall'esterno. Abbiamo preso questo impegno con i nostri elettori e dobbiamo rispettarlo". Dopo il discorso di Letta tocca alle dichiarazioni di voto. La prima chiama dei senatori è alle 13: l'esito del voto di fiducia dovrebbe quindi essere noto un'ora più tardi circa. L'ordine dei lavori di Palazzo Madama prevede, al termine, l'informativa del governo, da parte del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sullo scontro a fuoco davanti a palazzo Chigi.
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