giovedì 31 luglio 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
Coltissimo, generoso, inesauribile. Gli aggettivi che sarebbero necessari per raccontare le qualità di un uomo dalla vita lunga e intensissima come quella dell’avvocato Goffredo Grassani – scomparso ieri mattina a Milano – sono forse pari soltanto all’elenco dei tanti impegni assolti nell’ambito dell’associazionismo e del volontariato cattolico. Non titoli o qualifiche formali, come troppo spesso si verifica, ma cariche a cui corrispondeva un impegno concreto, incessante e propositivo. Modellato secondo il rigore etico di un uomo che traduceva davvero la sua vita di fede in buone opere, in coraggiose iniziative in proposte che avevano sempre e comunque l’obiettivo di costruire il bene comune. Nato a Tricarico in provincia di Matera 85 anni fa, si era trasferito giovanissimo a Milano dove si era laureato in giurisprudenza. Sposato, 5 figli, aveva messo in piedi uno studio legale specializzato nel diritto amministrativo, civile, e societario che è stato per decenni uno dei più importanti del capoluogo lombardo.  Fedele a 360 gradi ai principi che ispiravano la sua vita di intellettuale cristiano – vicino alla spiritualità dell’Opus Dei – Grassani aveva voluto che il suo studio fosse diviso in due parti. Una dedicata alla normale attività professionale, una per il volontariato sociale. Aveva, tra l’altro, fatto parte della commissione ministeriale per la legge quadro sul Volontariato, della commissione ministeriale per la legge sui Paesi in via di sviluppo. Aveva ispirato e coordinato la legge regionale della Lombardia sulle politiche familiari.  Presidente della Federazione Lombarda dei centri di assistenza alla famiglia, presidente dal 2005 al 2010 della Confederazione Italiana Dei Consulturi di ispirazione cristiana, aveva fondato e presieduto il centro di ricerca per lo sviluppo dell’adulto e dell’adolescente ed era stato membro della consulta nazionale Cei di pastorale familiare.  Cinque anni fa aveva avviato una nuova realtà, l’Istituto di antropologia per la cultura della famiglia e della persona, che grazie alla collaborazione con la federazione dei consultori, con l’Università Cattolica e con l’ospedale maggiore di Milano, ha saputo integrare competenze mediche, sociali e giuridiche al servizio delle varie realtà familiari. Lo stesso che Grassani ha saputo mettere insieme nel suo impegno per realtà sanitarie di assoluto rilievo nazionale, come l’Istituto Despa di Milano e l’ospedale Gaslini di Genova – di cui è stato a lungo membro del consiglio di amministrazione – o come l’ospedale maggiore di Milano di cui fu presidente in una stagione difficile per la società e per la politica lombarda.  Incarichi ai massimi livelli istituzionali e ministeriali che non impedivano a quest’uomo buono e coraggioso di dedicarsi con altrettanto zelo alle persone più umili. Non deve stupire quindi che Grassani sia stato anche tra i più grandi amici e sostenitori di Fratel Ettore, per cui aveva curato le complesse pratiche giuridiche per la realizzazione dei vari rifugi di accoglienza messi in piedi dal camilliano. I funerali saranno celebrati domani, venerdì, a Colle Isarco vicino a Vipiteno alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale. I tanti amici e conoscenti milanesi lo ricorderanno invece con una messa che sarà celebrata il primo settembre nella parrocchia di S. Bartolomeo, in via Moscova a Milano.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: