giovedì 16 ottobre 2014
​Oggi è la Giornata mondiale della pulizia delle mani. Decisiva per fermare il contagio. Anche di Ebola.
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​Me ne lavo le mani. E non per modo di dire. Me ne lavo le mani del raffreddore, dell'influenza e persino di Ebola. Strofino bene con acqua e sapone, risciacquo. E mi libero di virus e batteri. Non sarà una panacea, forse è davvero la scoperta dell'acqua calda. Eppure se ci lavassimo meglio e più spesso le mani ci ammaleremmo meno. A ricordarcelo è la Giornata mondiale della pulizia delle mani, che si celebra oggi. Sembra una banalità, ma il primo vettore di ogni contagio sono proprio dita e mani, strumento primario (e prezioso) della nostra interazione con il mondo. Proviamo a pensarci. Mi alzo la mattina, mi lavo. E poi: afferro la borsa (che appoggio ovunque), stringo le chiavi (che sono sempre in giro), prendo il tesserino dei mezzi pubblici (da un anno non si lava), mi tengo bene prima al sostegno del metrò (quante persone...) e poi al corrimano della scala mobile. Per completare l'opera, consulto l'ora sul telefonino (uno degli oggetti più "contaminati") e mi fermo a comprare una brioche (e qui "sporco denaro" non è una metafora). Quando arrivo in ufficio ho già collezionato una buona dose di batteri. Se il mio sistema immunitario ama le sfide, può essere una chance per rafforzarlo. Se invece non è proprio un combattente (o non è giornata) potrebbe cedere il passo all'invasore (e ai sintomi che lo accompagnano). Non è un caso che quando si entra in contatto con soggetti immunodepressi - si pensi alla terapia intensiva di un ospedale o ai neonati, per non parlare della tearapia intensiva neonatale - il primo obbligo è quello di lavarsi accuratamente le mani, prima ancora di indossare (eventualmente) il camice monouso. Ma sappiamo davvero lavarci le mani? Per pulirle non basta passarle sotto l'acqua rapidamente, aggiungendo un poco di sapone. Il grafico qui sotto spiega la procedura corretta. L'unica in grado di sconfiggere quei nemici invisibili che c'insidiano. E lavarcene le mani, una buona volta.

Ascoltiamo anche il parere, autorevole, dell'Unicef. "Lavare le mani con il sapone è uno dei  'vaccini' più economici ed efficaci contro le malattie virali, a partire dall'influenza stagionale al comune raffreddore", ha dichiarato Sanjay Wijesekera, responsabile Unicef per il programma Acqua e Servizi Igienico Sanitari. "I nostri team presenti in Sierra Leone, Liberia e Guinea sottolineano l'importanza della pulizia delle mani come una delle misure necessarie per fermare la diffusione dell'Ebola. Non è una bacchetta magica, ma è un'ulteriore difesa, economica e facilmente reperibile".
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