sabato 10 dicembre 2016
Caritas: «Flussi migratori, stop ai divieti di accesso»
(Reuters)

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Si celebra oggi la Giornata mondiale dei Diritti umani. La data del 10 dicembre è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948. Si parla di tutti i diritti dell'uomo, a partire dal primo e fondamentale diritto alla vita.

Ci sono poi i diritti al cibo, all'assistenza sanitaria, alla casa, al lavoro, alla libertà di coscienza e di espressione e, lontano ancora dall'essere concesso in larga parte del mondo, il diritto alla libertà religiosa. Perfino nei Paesi occidentali si registra la violazione di alcuni diritti fondamentali. Per questo le Nazioni Unite in questa giornata invitano a non abbassare la guardia, e a dare ciascuno in proprio contributo per il rispetto dei diritti di ogni individuo.


In Italia, la Caritas pubblica un dossier dal titolo "Divieto di accesso. Flussi migratori e diritti negati", dove si spiega il dramma di chi non ha né diritto di migrare né diritto di restare nel proprio Paese. "Un cambio di rotta è necessario per riconoscerci tutti nuovamente cittadini dello stesso mondo. Senza divieti di accesso", scrive la Caritas.

Assisi, suonano le campane

In occasione della Giornata la Città di Assisi ha coniato e fatto affiggere un manifesto dove si ricorda che “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”. La città ha aderito all’iniziativa “Suoniamo i Campanili d’Europa per sostenere i diritti umani”, promossa dal Gruppo Campanari di Arrone, con il sostegno della Federazione nazionale suonatori di campane, che auspica,che dal nord al sud d’Italia (e del mondo) suonino in contemporanea (il 10 dicembre, alle ore 20) quante più campane possibili. Anche le campane del Sacro Convento di San Francesco verranno azionate alla stessa ora.

Giovani Unesco: libertà di opinione

Il Comitato Giovani della Commissione nazionale italiana per l'Unesco promuove iniziative per dar voce al diritto alla libertà di opinione e di informazione. Giornalisti, scrittori, blogger, fotografi, saranno i protagonisti degli eventi organizzati nelle venti regioni italiane.


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