martedì 20 marzo 2012
​È quanto chiede il ministro per l'Integrazione, annunciando di aver chiesto al ministro dell'Economia di "inserire un articolo specifico in tal senso nel decreto interdirezionale, per evitare - spiega - che singole patologie, curabili, diventino invece un vasto e drammatico costume sociale".
L'AZZARDO NON È UN GIOCO: VAI AL DOSSIER
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"Vietare o almeno limitare la pubblicità dei giochi d'azzardo". È quanto chiede il ministro per l'Integrazione Andrea Riccardi, intervenendo a Palazzo Marini al convegno 'A che gioco giochiamo?', annunciando di aver chiesto al ministro dell'Economia di "inserire un articolo specifico in tal senso nel decreto interdirezionale, per evitare - spiega- che singole patologie, curabili, diventino invece un vasto e drammatico costume sociale".

Per Riccardi, "la politica deve da subito dare segnali di attenzione, davanti a un business in crescita e a un fenomeno preoccupante". Soprattutto, "dobbiamo informare sulle possibilità reali di vincita: se c'è una possibilità su un milione di vincere, chi gioca lo deve sapere. Invece, il messaggio che troppo spesso arriva è che chi gioca vince. Non c'è questa sicurezza di vittoria facile, questo meccanismo immediato, che invece vengono trasmessi dalla pubblicità, inducendo a comportamenti che poi hanno conseguenze pesanti". BALDUZZI: EMERGENZA SOCIALEGià ieri il ministro della Salute Renato Balduzzi aveva detto che occorre arginare i rischi del gioco d'azzardo, maggiori in tempi di crisi, farsi carico di chi si è malato cercando la fortuna, e impedire che nel giro d'affari miliardario si allunghino le mani della criminalità organizzata. Mentre si moltiplicano dentro e fuori il Parlamento le iniziative contro giochi e scommesse (ultima una proposta depositata alla Camera dal Pd), ad assicurare che il governo ha ben presente questa "emergenza sociale" e, anzi, è già al lavoro, è il ministro della Salute, Renato Balduzzi, che indica anche alcune linee di intervento, dallo stop agli spot che non sottolineano in modo adeguato il "pericolo" del gioco d'azzardo ai limiti al proliferare delle slot machine.

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