mercoledì 8 maggio 2013

Si cerca senza sosta di recuperare i dispersi nel tragico incidente. Un uomo è stato estratto, ferito ma vivo, sotto le macerie della torretta abbattuta dalla nave. Al momento i morti accertati sono 7, due i dispersi, quattro i feriti. Lo schianto ieri alle 23, quando un portacontainer ha sbattuto contro Molo Giano. Proclamato per domani il lutto cittadino. S'indaga per omicidio colposo. Acquisita la scatola nera. L'ipotesi più accreditata è quella di un'avaria.
Il cardinale Bagnasco sul luogo della tragedia. «Dolore e preghiera» / FOTO​ / Letta in visita ai feriti: «Tragedia grande» 
Il ministro Lupi riferisce alla Camera: possibili cause un'avaria, i rimorchiatori, o la velocità
Dalla Stella Maris ai Cappellani, la vicinanza alle famiglie (Adriano Torti) 
Lo sgomento e la partecipazione di Napolitano

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Genova sotto choc: la città è attonita di fronte a una tragedia inspiegabile: un portaconteiner che si schianta contro un molo, facendo crollare una torretta e l'adiacente palazzetto. Il bilancio della tragedia è altissimo: al momento le vittime accertate sono sette, ancora due i dispersi, quattro feriti, due dei quali in gravi condizioni.

La ricerca delle vittime è partita subito dopo lo schianto, avvenuto alle 23 di ieri notte. Tre vittime sono state accertate subito, altri due corpi sono stati recuperati in mattinata. Verso le 11.15 è stato localizzato anche l'ascensore nel quale sono rimasti intrappolati tre persone. Una persona è stata estratta ancora viva dalle macerie e trasportata urgentemente in ospedale,Sette le vittime accertate, di cui sei identificate: una guardia costiera di 30 anni, di Rapallo, Daniele Frantantonio, Michele Robazza, 41 anni di Livorno, pilota del porto di Genova, Davide Morella, 34 anni, originario di Bisceglie, della Capitaneria di porto. Nella lista ci sono anche Marco De Candussio, 37 anni, di Lavagna, e Sergio Basso, 50 anni, di Genova, dipendente della Rimorchiatori Riuniti, Maurizio Potenza, 50 anni, del porto di Genova.  l comandante della Jolly Nero è indagato con l'ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo. Lo si è appreso in ambienti giudiziari. Il comandante è stato ascoltato dal pm, Walter Cotugno, a bordo della nave posta sottosequestro, in qualità di persona sottoposta a indagine.Al Molo Giano si continua a lavorare per cercare di liberare la banchina da ciò che resta della Torre di controllo del Porto, una struttura in cemento alta oltre 50 metri, colpita in pieno dalla poppa della portacontainer Jolly Nero, della linea Messina. È venuta giù di schianto, seppellendo tutti coloro che c'erano al suo interno. Questa mattina "è stata recuperata e sequestrata la scatola nera della nave. Il contenuto verrà esaminato nelle prossime ore per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente", ha detto il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce, che si trova sul luogo dell'incidente. La torre, di cemento e vetro, si è come "afflosciata" nelle acque nere di molo Giano. Dei quattro feriti accertati, due sono stati ricoverati in codice rosso, altri due sono in condizioni meno gravi. I quattro si sono salvati perché sarebbero riusciti a gettarsi in mare prima del crollo della torre. Poche le speranze, invece, di trovare in vita le persone disperse. Sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il fondo del porto per tutta la notte. Subito dopo l'incidente si sono recati sul posto il sindaco, Marco Doria, il prefetto, Giovanni Balsamo, il presidente dell'AP, Luigi Merlo, l'armatore, Stefano Messina. Sconvolti. "È una tragedia inspiegabile" ha detto Merlo. "Siamo senza parole, e disperati" ha aggiunto Messina. La nave è stata sequestrata. È sempre più consistente l'ipotesi che a causare l'incidente ​sia stata una avaria della Jolly Nero, secondo quanto riferito da alcune fonti investigative. In una registrazione si ascolta il comandante del rimorchiatore Spagna gridare al pilota via radio: "Non c'è più acqua, che fate?". E il pilota risponde: "Non ho la macchina",  frase per dire che non entrava la marcia avantiIl sindaco Doria ha proclamato per domani il lutto cittadino. Il presidente del Consiglio, Enrico letta, è arrivato in serata in porto a Genova per rendersi conto di persona di quanto avvenuto la scorsa notte. È accompagnato dal sindaco di Genova, Marco Doria, e dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. Enrico Letta, questa mattina aveva già avuto un colloquio telefonico con il Presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, per fare il punto sulla situazione e per informarsi dello svolgimento dei fatti. Si era poi svolta una riunione a Palazzo Chigi con il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi, al quale il Presidente ha chiesto di recarsi immediatamente a Genova per seguire lo svolgimento delle operazioni. Lupi ha riferito alla Camera nel pomeriggio. Intanto la Procura del capoluogo ligure ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, come riferito da fonti giudiziarie. Sulla vicenda indaga il procuratore Michele Di Lecce.​​​​

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