venerdì 28 giugno 2019
Gli ultimi piloni sono stati demoliti stamani, con una tonnellata di esplosivo. L'intera zona era stata fatta evacuare. Il sindaco Bucci: non siamo qui per cancellare ferite, ma per crescere
La demolizione delle pile 10 e 11 del ponte Morandi (Fotogramma)

La demolizione delle pile 10 e 11 del ponte Morandi (Fotogramma)

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Il ponte Morandi non c'è più. I resti del viadotto crollato lo scorso 14 agosto, causando 43 vittime, sono stati abbattuti stamani. La demolizione, che segna simbolicamente un nuovo inizio per i genovesi e non solo, è avvenuta 9.38. L'intera zona era stata evacuata.

Con una tonnellata di esplosivo, tra cui anche plastico, è stato fatto saltare il lato est di Ponte Morandi. L'esplosione è durata una manciata di secondi. Hanno assistito alle operazione i ministri Salvini, Di Maio e Trenta, insieme alle autorità locali.

Ecco le immagini della demolizione

Video di Paolo Ferrario


Una leggera brezza di mare ha soffiato nell'area di ponte Morandi e ha spinto la enorme nuvola di polvere provocata dalla caduta delle pile verso i monti. In pochi minuti la nube si è dissolta dall'area del cantiere e si è dispersa verso le colline della valle Polcevera. Gli idranti continuano a buttare acqua sulle macerie che sono già visibili.

Soddisfatto dell'operazione il sindaco di Genova, Marco Bucci: «È andato tutto come da programma. Un'operazione di questo tipo, mi dicono gli esperti, non ha eguali». E poi, riferendosi al futuro, ha aggiunto: «Noi non siamo qui per cancellare ferite ma per crescere: Genova non si è mai fermata. E tutto ciò che stiamo facendo oggi è per la crescita. La fase di costruzione si è aperta a marzo, sotto terra, e tre giorni fa abbiamo inaugurato il primo pilone a vista. Oggi, nel giorno della demolizione, la città è stata ottima, ha collaborato al 99.9999%. Ho ricevuto moltissimi messaggi di apprezzamento»


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