mercoledì 16 novembre 2016
Agescform è la piattaforma educativa online sviluppata dall’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc). Lezioni a distanza, aperte a tutti.
Una scuola online per parlare ai figli
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A sedici anni di distanza dall’ultimo piano di formazione l’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) rilancia l’impegno nel dialogo tra istituti e genitori offrendo uno strumento innovativo e allargando il proprio bacino di utenza: Agescform, questo il nome della piattaforma educativa online sviluppata dall’associazione, non è soltanto un tool di formazione alla comunicazione per genitori e non è destinato esclusivamente agli istituti cattolici. Piuttosto è una nuova opportunità di accesso all’offerta formativa dell’Agesc, che sarà a disposizione anche a distanza e in qualsiasi momento. «È un piano su cui abbiamo investito davvero molte risorse, nato dalle mani di persone che si prestano gratuitamente al raggiungimento di un bene comune – spiega Roberto Gontero, presidente di Agesc, alla Camera per la conferenza stampa di presentazione –. Oggi cambiamo modalità e approccio senza però abbandonare il rapporto interpersonale e il dialogo: tratti che ci hanno sempre contraddistinto.

Nell’epoca dell’emergenza educativa vogliamo porre l’accento sulla connotazione cristiana della nostra educazione – continua ricordando l’Amoris Laetitia di papa Francesco – la famiglia è la prima scuola di valori umani». Il corso si articola in quattro diverse aree tematiche, unità didattiche distinte che seguono però lo stesso iter di studio, al termine del quale è previsto un question time.

Carisma educativo, sessualità, rete, sballo: quattro realtà che rappresentano i nervi scoperti del processo educativo attuale. «Offriamo la possibilità di esprimersi e confrontarsi, chi partecipa può interagire, domandare rispondere – chiarisce Giusi Vianello di Agesc –. Il genitore si trova sguarnito di fronte a un mondo sempre più complesso e veloce, fatto di linguaggi nuovi». A fianco alla piattaforma è stata rinnovata anche la veste grafica e l’assetto tecnologico del servizio, che l’Agesc considera un work in progress. L’idea è quella di costruire un patrimonio di idee e contributi che eventuali utenti futuri potranno ampliare, integrare o modificare. Una sorta di banca dati open source per la formazione alla comunicazione, con particolare attenzione alla dimensione etica ed esistenziale. Agescform si inserisce in una politica precisa, che rifiuta la logica dell’intervento riparatore privilegiando la prevenzione: «L’educazione è un processo molto complesso – ricorda Francis Contessotto, dirigente dell’Istituto Canossiano Madonna del Grappa di Treviso e vicepresidente nazionale di Fidae – la modalità corretta non è quella del pronto soccorso, bisogna attivare i genitori in maniera continua. Spesso si è portati a vedere scuola e famiglie come due categorie distinte e contrapposte, questo significa svilire il processo scolastico».

Il progetto è finanziato dal ministero del-l’Istruzione, Università e Ricerca attraverso un bando vinto dall’associazione ed è sostenuto dal senatore Gian Luigi Gigli: «Credo che lo sforzo di Agesc testimoni l’impegno educativo della scuola cattolica. Il riconoscimento della parità scolastica deve essere qualcosa di più di una pura dichiarazione di intenti. Il nostro orizzonte rimane quello della possibilità per tutti di vedersi riconosciuto il diritto di scelta».


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