venerdì 17 febbraio 2017
Il governo approva le nuove norme contenute nel decreto bis Madia: sospensione e licenziamento lampo per chi timbra e va a casa
Furbetti del cartellino, arriva il cervellone elettronico
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Via libera del Consiglio dei ministri ai decreti Madia bis sul taglio delle partecipate e il licenziamento lampo per i "furbetti del cartellino". Si tratta dei decreti correttivi ai testi già in vigore che il Governo ha deciso di varare dopo la sentenza della Consulta sulla riforma della pubblica amministrazione.

Le modifiche sul decreto partecipate riguardano la proroga dei termini per la presentazione dei piani di razionalizzazione (dal 23 marzo al 30 giugno) e dei conseguenti elenchi degli esuberi. Spostata in avanti anche la scadenza per l'adeguamento degli statuti alle novità (fine luglio). C'è poi un maggior coinvolgimento delle Regioni nelle decisioni. Inoltre la regola dell'amministratore unico risulta un pò ammorbidita, visto che non sarà più un decreto ad hoc a stabilire i criteri per la deroga ma basterà la delibera,
seppure motivata, dell'assemblea.

Sui furbetti del cartellino non cambia invece nulla (solo l'ampliamento dei termini per l'azione contro il danno d'immagine). Resta quindi confermato tutto l'impianto: sospensione in 48 ore e licenziamento entro un mese per chi viene colto a strisciare il badge e andare poi a casa. Viene anche responsabilizzata la figura del dirigente: chi si gira dall'altra parte rischia a sua volta il licenziamento. Un'altra novità è il fatto che i dati saranno raccolti in un "cervellone informatico ad hoc che consentirà di controllare in modo accurato l'andamento delle sanzioni, dai richiami ai licenziamenti, passando per le sospensioni".

Molti altri i provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri tra i quali la riforma del Comitato paralimpico. Nello specifico, il provvedimento, nel riconoscere le peculiarità dello sport per persone con disabilità, prevede la costituzione del Comitato italiano paralimpico in ente autonomo di diritto pubblico. Conformemente ai criteri di delega la costituzione del nuovo ente non introduce oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, in quanto saranno utilizzate parte delle risorse finanziarie attualmente in disponibilità o attribuite al Coni.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, ha approvato in via definitiva il Piano Strategico del Turismo 2017-2022, che delinea lo sviluppo del settore nei prossimi sei anni per rilanciare la leadership italiana sul mercato turistico mondiale.

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