martedì 10 novembre 2009
La vittima, 15 anni, era sull'auto dei genitori, travolta insieme a decine di altre dal fiume di fango e terra che si è staccato dal Monte Epomeo e ha travolto Tresca, nel comune di Casamicciola. Bertolaso: «Finché non faremo prevenzione, assisteremo a queste tragedie». Una ventina i feriti, la più grave una bimba di tre anni.
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    Su Ischia di nuovo la morte e la paura ed è stata l’isola stessa a darla e a portarla sciogliendosi in fango e detriti, sradicando alberi, distruggendo muri ed abbattendosi come fiume in piena su Casamicciola, trascinando nella corsa verso il mare cose, auto, persone. S’è presa la vita di Anna De Felice, 15 anni appena, l’ha soffocata nell’auto dove sedeva con la mamma e il babbo che la stavano accompagnando a scuola, all’Istituto alberghiero. I genitori si sono salvati, per Anna i soccorsi si sono rivelati inutili: Anna è spirata tra le braccia degli uomini della Capitaneria di Porto di Napoli, gli stessi che l’avevano strappata dalla stretta, rivelatasi assassina, del fango e del mare e che avevano tentato di riportarla alla vita. «Abbiamo tentato di salvarla, con il massaggio cardiaco, ma non ce l’abbiamo fatta» raccontano. Anna viveva a Casamicciola con il papà Claudio e la mamma Aurora. È lei l’unica vittima della frana che ieri mattina alle 8,15 ha sconvolto la cittadina sul mare.La mamma è ricoverata nel reparto di Medicina del Rizzoli di Ischia e invoca il nome della sua bimba. Ripete instancabilmente: «Anna, Anna, piccola mia, dove sei?». Le è vicino il marito Claudio; hanno anche un altro figlio di 17 anni. Aurora riesce solo a chiamare la figlia che non c’è più e la sua voce è un lamento: «Non posso pensare che non ci sei più, piccola mia. Amore mio dove sei? Cosa faccio io ora senza di te?». In silenzio, distrutto dal dolore, papà Claudio. La frana ha risparmiato altre vite, ma c’è ancora preoccupazione per una bambina di tre anni, salvata anche lei dal fango che aveva trascinato il pulmino che la portava a scuola e ricoverata subito dopo nell’ospedale di Lacco Ameno e poi, per le sue condizioni, trasportata con l’elisoccorso al pediatrico Santobono di Napoli. I feriti sono una ventina, si temeva di dover contare molti dispersi, ma un ragazzo, il solo che non rispondeva alle ricerche, è stato estratto, vivo e in tempo, da un’auto che il fango della montagna mescolato all’acqua di mare stava già risucchiando. Una tragedia che non ha dato segni premonitori secondo il sindaco Vincenzo D’Ambrosio, passato da piazza Bagni, la prima ad essere invasa dal fiume di acqua e pietre, quindici minuti prima, ma che per molti invece era annunciata e tra questi il capo della Protezione civile Guido Bertolaso che non ha dubbi: «Paghiamo – ha detto – decenni di inerzia e soprattutto di abusi consumati sul territorio». Anche il prefetto di Napoli Alessandro Pansa, sull’isola per coordinare le operazioni e per un sopralluogo, è dello stesso avviso: Ischia è esposta al pericolo delle frane per la «tipologia del territorio» ma anche per l’intervento dell’uomo ed ha annunciato che l’unità di crisi costituita a Ischia monitorerà tutta l’isola per verificare se vi siano altre situazioni di rischio.È un costone del monte Epomeo che si è disfatto ieri mattina e che è sceso violento fino al mare, senza ostacoli, inondando piazza Bagni e poi giù per via Martini, fino al porto, lasciandosi alle spalle devastazione e caos. Una corsa che si è fermata in mare dove ha buttato quanto aveva raccolto e travolto nella folle discesa. I soccorsi sono stati immediati e questo ha permesso di salvare le persone, non molte fortunatamente, rimaste intrappolate nelle auto che stavano attraversando le medesime strade dove il fango si è riversato. I vigili del fuoco, i mezzi delle Capitaneria di Porto, i sanitari del 118, i sommozzatori e i volontari della Protezione civile non si sono risparmiati sotto la pioggia che continuava a battere l’isola. E la pioggia insistente di questi ultimi due giorni può essere tra le cause degli smottamenti, ieri se ne sono verificati cinque in varie zone dell’isola, indebolendo un territorio già fragile. La giunta regionale della Campania, in seduta straordinaria, ha deliberato la richiesta per lo stato di calamità naturale per il comune di Casamicciola ed ha stanziato un primo finanziamento di un milione di euro per gli interventi di emergenza e di messa in sicurezza del territorio interessato dalla frana. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, profondamente addolorato, ha inviato un messaggio al sindaco di Casamicciola chiedendogli di esprimere, in questa penosa circostanza, ai familiari della vittima, il suo partecipe cordoglio ed ai feriti l’augurio di una pronta guarigione. Cordoglio anche dal presidente del Senato Schifani e della Camera Fini.
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