mercoledì 29 marzo 2017
Reintegrati i 50 milioni tagliati. Soddisfatte le associazioni, che interrompono la protesta, in attesa di capire da dove verranno presi i soldi. Il governo promette di aumentare Fondo per il sociale
Un momento della manifestazione di protesta contro i tagli al welfare delle famiglie di disabili ieri a Napoli

Un momento della manifestazione di protesta contro i tagli al welfare delle famiglie di disabili ieri a Napoli

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Il passo indietro stavolta, in realtà, è un passo avanti. Il Fondo per la non autosufficienza torna alla dotazione iniziale promessa di 500 milioni di euro, dai 450 a cui era giunto dopo i tagli. E quello per le politiche sociali, tagliato da 311 milioni a meno di 100, potrebbe risalire all'ammontare originario. Ad annunciare l’accordo raggiunto con le Regioni il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, durante l’incontro con le associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità gravi e gravissime e le organizzazioni sindacali nell'ambito di una riunione del Tavolo sulla non autosufficienza. «A seguito di questo impegno - si legge nella nota del ministero - le associazioni che avevano organizzato dei presidi di protesta per la prossima settimana hanno dichiarato la loro disponibilità a revocarli». Soddisfatte le realtà del mondo della disabilità, che comunque vogliono capire con chiarezza da dove verranno presi i soldi decurtati nell'intesa in conferenza unificata del 23 febbraio scorso, come riportato da Avvenire.

Il capo del dicastero del Welfare, insieme al coordinatore della Commissione politiche sociali delle Regioni Vittorio Facciolla hanno chiarito i termini del recente accordo tra Governo e Regioni, che permetterà di ricostituire la dotazione del Fondo per la non autosufficienza di 500 milioni. «Saranno infatti le Regioni stesse a prevedere, nell'ambito dei propri bilanci ­– hanno spiegato - risparmi che consentano di recuperare le risorse necessarie al fine di evitare qualunque riduzione rispetto a quanto previsto per il 2017».

La distribuzione regionale delle quote aggiuntive rispetto alla dotazione del Fondo nazionale - per un ammontare complessivo di 50 milioni - sarà invece definita nelle prossime settimane in sede di decreto di riparto del Fondo. Per quello sulle politiche sociali, inoltre, si attende venga rispettata la promessa di reintegrarlo fino a 311 milioni; un impegno confermata anche dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, durante il question time oggi a Montecitorio. Il 17 marzo scorso dopo un incontro tra il ministro del Lavoro e il presidente della conferenza Stato-regioni ­– è stata la replica della senatrice - si è convenuto sulla necessità di ripristinare l’ammontare complessivo di risorse destinate ai territori attraverso i due predetti fondi, riportandoli al loro stanziamento originario, vale a dire 500 milioni di euro per il Fondo per la non autosufficienza e 311 milioni di euro per il Fondo nazionale politiche sociali».

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