martedì 18 maggio 2010
Dopo lo sfogo di ieri, il presidente della Camera, torna in mattinata a lanciare l'allarme sulla scarsa attività dell'Aula di Montecitorio che anche questa settimana, come la precedente, lavorerà solo di martedì e mercoledì.
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L'attività del Parlamento è a rischio paralisi. Dopo lo sfogo di ieri, il presidente della Camera Gianfranco Fini, torna in mattinata a lanciare l'allarme sulla scarsa attività dell'Aula di Montecitorio che anche questa settimana, come la precedente, lavorerà solo di martedì e mercoledì. «La situazione paradossale - ha detto Fini dopo la capigruppo convocata in mattinata a Montecitorio - è che le forze politiche e di governo sono consapevoli che senza un ricorso alla decretazione da parte del governo, si rischia la sostanziale paralisi dell'attività legislativa».«Un paradosso - ha detto Fini - perchè l'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza è stato sempre stigmatizzato» in quanto scavalca il Parlamento. «Non è normale - ha aggiunto il presidente della Camera - che anche questa settimana i lavori dell'Aula termineranno di mercoledì».A sollevare la questione in capigruppo, ha spiegato l'esponente dell'Udc, Michele Vietti, dopo che la commissione bilancio di Montecitorio ha negato il parere positivo al provvedimento sulla semplificazione dei rapporti tra Pubblica amministrazione facendo slittare alla prossima settimana la normativa promossa dal ministro Renato Brunetta. «Il punto vero - ha detto Vietti - è che la commissione Bilancio nega la copertura a qualunque provvedimento parlamentare e in questo modo stoppa l'attività legislativa delle Camere. Poi non si dica che i parlamentari lavorano poco - ha aggiunto -  La verità è che non vengono messi in condizione di lavorare».
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