sabato 4 settembre 2010
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La prima uscita pubblica di Gianfranco Fini dopo il silenzio della pausa estiva è avvenuta alla festa dell'Api di Francesco Rutelli. Il presidente della Camera è stato accolto da applausi in una platea gremita ma all'inizio del suo intervento c'è stata anche qualche contestazione isolata. L'intervento dal palco, comunque, è stato applaudito ben sei volte nonostante la platea fosse sostanzialmente di militanti di centrosinistra.NEMICI - AVVERSARI"È indispensabile nei momenti convulsi, dove sembra perdersi la bussola del comune agire, avere ben chiaro che nel 2010 non ci può essere la categoria del nemico che evoca logiche distruttive ma solo quella dell'avversario", è stato un passaggio del suo intervento.PROPAGANDA - POLITICA"La propaganda è un momento dell'impegno politico ma la politica è confronto di idee. Se prevale la propaganda, se ci si arrabatta in una fase convulsa e poco edificante, è naturale che un impegno alto e nobile in politica finisce per essere minoritaria ma anche se minoritario è essenziale perchè è l'unico antidoto possibile per fermare la crisi di fiducia verso le istituzioni".RISPETTO PER LE ISTITUZIONI "Ci vuole il reciproco rispetto per le idee di tutti e soprattutto per le istituzioni. Sono certo di esprimere l'opinione dei 630 deputati quando esprimo la solidarietà al presidente del Senato, Renato Schifani, che oggi è stato oggetto di una intollerabile contestazione per impedirgli di parlare. Il rispetto delle istituzioni - ha aggiunto il presidente della Camera - è l'abc della politica".
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