lunedì 29 aprile 2013
​Commossa conferenza stampa di Martina Giangrande, 23 anni, figlia del brigadiere ferito nella sparatoria dei domenica. «Grazie ai carabinieri, una grande famiglia. Non credo e non so se perdonerò Preiti». Il bollettino sanitario: «Giangrande ha respirato autonomamente».
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"Sono fiera di mio padre che ha dedicato tutta la sua vita alle istituzioni"; lo ha detto incontrando i giornalisti al Policlinico Umberto I di Roma, Martina Giangrande, figlia del carabiniere ferito ieri davanti a Palazzo Chigi. "Spero che quello che è accaduto a mio padre possa far capire un po' di cose a tutti. Far riflettere e far migliorare", ha aggiunto la giovane. Martina, visibilmente commossa, ha voluto ringraziare i Carabinieri, definiti "una grande famiglia" per la loro vicinanza in questo drammatico momento, ma anche le autorità politiche e in particolare "l'umanità e la sensibilità", ha detto, dimostrate dalla presidente della Camera, Laura Boldrini. Infine, un "grazie" è stato rivolto anche ai medici e a quanti, in queste ore al Policlinico Umberto I di Roma, stanno curando il papà.Alla domanda se si sente di poter perdonare Preiti, Martina Giangrande ha risposto: "Ora non credo e non so. Ora non mi interessa neppure perché penso solo a mio madre e a me". "Non credo, non so, non penso e oggi, comunque sia non mi interessa": così Martina ha risposto ai giornalisti che le chiedono se potrà mai perdonare l'attentatore che ha sparato a suo padre. "Oggi penso solo a mio padre e a me perché siamo due. Ci definivamo un piccolo esercito sgangherato ma oggi siamo in un deserto e siamo un mezzo esercito e molto sgangherato", ha aggiunto Martina.Intanto arrivano notizie sulle condizioni del brigadiere: "Si è dimostrato risvegliabile, vigile, lucido, orientato e in grado di respirare autonomamente per un breve periodo", recita il bollettino.
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