sabato 23 giugno 2018
Al via lunedì la seconda edizione della kermesse. L'arcivescovo Caiazzo: così rendiamo un servizio al territorio.
Ansa

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«Parleremo di Mediterraneo e dei conflitti, dei flussi migratori, della Chiesa di Francesco, della buona sanità; rifletteremo sull’ambiente, facendoci sempre accompagnare da ospiti di rilievo internazionale. Così Avvenire risponde al suo ruolo di nutrire le coscienze critiche di lettori e simpatizzanti e così la Chiesa locale rende un servizio al suo territorio, inserendosi con autorevolezza nel percorso di avvicinamento al 2019, quando Matera sarà Capitale europea della Cultura». Bastano queste parole all’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo per spiegare la ormai solida sinergia che lega l’arcidiocesi di Matera-Irsina - che lui guida dal 2016 - e il quotidiano Avvenire, alla vigilia della seconda Festa nazionale che si aprirà lunedì nella città dei Sassi (ore 20,30, piazza San Francesco d’Assisi) e che, il primo luglio, approderà nel palazzo vescovile di Melfi (Potenza) per la conclusione.

In realtà quello che è diventato, in così poco tempo, uno dei punti di riferimento nell’arco della dozzina di eventi che coinvolgono il quotidiano dei cattolici italiani dalla Sicilia al Trentino Alto Adige, nasce dalla collaborazione con tutte e sei le diocesi lucane, che promuovono l’evento assieme all’Associazione Giovane Europa. E a un crescente numero di persone, non ultimi i volontari, che danno alla Festa il valore di un appuntamento già molto popolare, capace di suscitare a Matera un coinvolgimento inaspettato, comune a più fasce di età.

Dunque, si riparte lunedì. Con una serata di altissimo spessore politico e culturale. A tagliare il nastro - introdotti dallo stesso Caiazzo e dal direttore di Avvenire, Marco Tarquinio - saranno infatti il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani e il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, che dialogheranno su “Europa e Medio Oriente: la pace e la guerra”.

Di eccellenza sanitaria tra ricerca e innovazione si parlerà il giorno successivo con il presidente del Gruppo ospedaliero San Donato, Paolo Rotelli e il direttore generale dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia), Domenico Crupi; anche il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, porterà un contributo alla discussione.


Sul tema “Ambiente: opportunità o solo risorsa?”, strategico in una regione, la Basilicata, che possiede ingenti giacimenti petroliferi, l’atteso intervento, mercoledì 27, del cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis. Previste le riflessioni di ospiti di grande livello: il presidente di Trenitalia, Tiziano Onesti e l’amministratore delegato di Shell Italia, Marco Brun. Interverrà anche il direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato.

Giovedì 28 giugno è il giorno dedicato all’informazione, al ruolo del quotidiano dei cattolici italiani nell’attuale contesto informativo, a 50 anni dalla sua fondazione voluta da papa Paolo VI; è un’occasione per discutere del futuro della professione giornalistica, dei rischi, delle opportunità e delle derive dei media alle prese con grandi cambiamenti, che non sempre sono sinonimo di qualità; con Marco Tarquinio, lo faranno il direttore del Tg1, Andrea Montanari, e il direttore de La Stampa, Maurizio Molinari.

E poi domenica 1 luglio, quando, 48 ore dopo l’ultimo Concistoro, ci sarà la prima uscita pubblica per monsignor Giovanni Angelo Becciu, prefetto designato della Congregazione delle Cause dei Santi, atteso a Melfi per offrire una riflessione sulla “Chiesa di Francesco”.

Anche quest’anno, come accaduto nel 2017, si confermano supporti importanti per la Festa, la Cooperativa sociale Auxilium e la Banca di Credito cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari; mentre la Regione Basilicata e la Fondazione Matera 2019 hanno patrocinato l’evento.

Su avvenire.it la diretta streaming delle serate.

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