sabato 23 ottobre 2021
L'associazione Carolina Picchio contro la fiction coreana su Netflix: "Va censurata". Appello al Garante dell'infanzia e all'AgCom
«Fermiamo Squid game». Al via online la petizione

Ansa

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«Fermiamo lo Squid game»: lo chiede una petizione online lanciata su Change.org e diretta alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza dalla Fondazione Carolina, Onlus dedicata a Carolina Picchio, la prima vittima accertata di cyberbullismo in Italia. «Di fronte allo sgomento di mamme e maestre delle scuole materne non bastano i buoni propositi, ma serve un’azione concreta contro questa serie Tv» dicono dalla Onlus. Non è «un atto censorio, ma risponde alla necessità di far fronte alla sconfitta dei parental control e alla crisi della genitorialità.

Si tratta di un’emergenza con esempi che si moltiplicano: «Mio figlio ha picchiato la sua amichetta mentre giocava a Squid Game». Al centro della serie, un gioco mortale cui partecipano centinaia di persone con problemi finanziari, che accettano uno strano invito a una competizione fatta di giochi per bambini come '1,2,3 stella', ma dove chi perde muore. Netflix suggerisce la visione al di sopra i 14 anni di età. Ma spesso in casa, come purtroppo è ben noto, i genitori non sono presenti.


Anche Maria Teresa Bellucci, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo della commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza, è intevenuta sulla faccenda: “I recenti fatti di cronaca che riguardano i minori in età scolare e i tentativi di emulazione di “Squid Game”, la famosa serie TV di Netflix, allarmano e impongono un intervento tempestivo delle Istituzione volto alla protezione dei bambini”.

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