mercoledì 15 febbraio 2012
Approvata la legge che introduce per la prima volta nel calcolo delle tariffe dei servizi sociali il carico familiare con la definizione di "scale di equivalenza" a favore di famiglie numerose o con figli minori, persone disabili o non autosufficienti o con problemi di lavoro. 
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È stata approvata a tarda notte dal Consiglio regionale della Lombardia la legge che introduce per ora in via sperimentale - il cosiddetto "Fattore Famiglia" nella compartecipazione alla spesa sociale. A esprimere il proprio sostegno è stata la maggioranza Pdl-Lega, mentre i gruppi di opposizione, Pd in testa, al momento del voto hanno abbandonato l'Aula, protestando contro la decisione del presidente Davide Boni di proseguire i lavori anche dopo la mezzanotte, termine della convocazione formale del Consiglio. Il "Fattore Famiglia Lombardo" introduce per la prima volta nel calcolo delle tariffe dei servizi sociali (e non sanitarie, come previsto in un primo momento) il carico familiare con la definizione di "scale di equivalenza" a favore di famiglie numerose o con figli minori, persone disabili o non autosufficienti o con problemi di lavoro. Per il primo anno questo nuovo sistema sarà applicato in via sperimentale in un numero limitato di Comuni, cui spetterà il calcolo della compartecipazione alla spesa sociale.
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