giovedì 22 febbraio 2018
Durante alcune conversazioni aveva detto di essere anche lui pronto a combattere qualora gli fosse stata negata la possibilità di pregare
Espulso marocchino già detenuto: parlava di attentati
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Un cittadino marocchino è stato espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato. Lo comunica il Viminale spiegando che si tratta di un 27enne cittadino marocchino, già detenuto per reati comuni presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia, segnalato dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria per aver riferito al personale di vigilanza, nel contesto di una conversazione relativa agli attentati terroristici compiuti nell'ultimo periodo contro i Paesi occidentali, di essere anche lui pronto a
combattere qualora gli fosse stata negata la possibilità di pregare.
Per questi motivi, appena scarcerato, l'uomo è stato rimpatriato, con accompagnamento nel proprio Paese, con un volo
decollato dalla frontiera aerea di Malpensa (VA) diretto a Casablanca.
Con questa espulsione, la ventunesima del 2018, sono 258 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi
con accompagnamento nel proprio Paese, dal 1° gennaio 2015 ad oggi.

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