martedì 30 novembre 2010
Potranno smaltire 600 tonnellate al giorno per tre mesi, Ma il Veneto si sfila: non ce la facciamo. Il ministro Fitto: il tavolo si metterà al lavoro subito affinché venga valutata la quantità dei rifiuti che le singole regioni sono in grado di ricevere. Errani: ciascuno darà una mano seconda le proprie condizioni.
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Forse sarà stata la visione effi­cacemente evocata dal presi­dente della Regione Puglia Ni­chi Vendola a convincere le Regioni convocate ieri in Conferenza a dare la disponibilità alla Campania per fronteggiare l’emergenza rifiuti, ac­cogliendo la spazzatura da Napoli e dalla provincia pur se per un perio­do limitato. «Se Napoli piange tutta l’Italia piange», aveva detto Vendo­la, prima dell’incontro con il mini­stro Raffaele Fitto, osservando poi: «Siamo un paese civile e se in una città che è una capitale come Napo­li, i bambini rischiano di finire in o­spedale per crisi respiratorie biso­gna che tutta l’Italia corra a dare u­na mano a quei bambini e a quel ter­ritorio». Assicurando inoltre la di­sponibilità della Puglia, Vendola a­veva concluso: «Per quello che mi ri­guarda, nella mia responsabilità di presidente di una grande regione so­rella della Campania, io, noi puglie­si faremo sino in fondo la nostra par­te», nonostante le proteste dei sin­daci di Lizzano e Canosa di Puglia per l’arrivo dei rifiuti campani nei loro territori. Più realisticamente è stata la forma­le richiesta da parte del governo, co­me volevano le Regioni, a spingere per la solidarietà. «Le Regioni ave­vano chiesto un atto formale al Go­verno e l’esecutivo venerdì in modo unanime ha chiesto la collaborazio­ne di tutte le Regioni», ha infatti con­fermato Fitto, che ha poi sottolinea­to come con la riunione ieri tra Re­gioni e Governo «si conclude in mo­do positivo la parte politica», men­tre si avvia l’analisi tecnica. Il Go­verno dovrà in effetti valutare la di­chiarazione dello stato di emergen­za in Campania perché si possa co­struire un percorso strutturale che dia risposte definitive. Alle Regioni è stato richiesto, ancora in via teorica, di accogliere 600 tonnellate di rifiu­ti al giorno per non più di 3 mesi. Ciascuno, ha detto il presidente del­la Conferenza delle Regioni Vasco Er­rani, «darà una mano a seconda del­le proprie condizioni». Ora toccherà a un tavolo tecnico verificare la di­sponibilità di ogni singola regione a smaltire i rifiuti campani. Dando at­to con soddisfazione alla collabora­zione di tutte le Regioni, Fitto ha ri­badito che «il tavolo si metterà al la­voro subito affinché venga valutata la quantità dei rifiuti che le singole regioni sono in grado di ricevere».L’apertura delle Regioni, che appe­na una settimana fa avevano dimo­strato la loro contrarietà politica ad aiutare la Campania in emergenza, «è stata espressa unanimemente da tutto il sistema delle Regioni», ha spiegato il presidente della Regione Molise e vicepresidente della Con­ferenza delle Regioni, Michele Iorio. «Occorre solidarietà e responsabi­lità - ha aggiunto. - Un’impostazio­ne tanto più valida anche e soprat­tutto in una logica federale», per cui, ha concluso, «il Molise vorrà fare la sua parte consapevole di svolgere il suo ruolo in un contesto nazionale unitario e fortemente radicato nella propria identità regionale». La fidu­cia patriottica e federalista di Iorio come la soddisfazione di Fitto si so­no però nuovamente scontrate con il Veneto e il Piemonte che in serata, proprio durante il tavolo tecnico, hanno espresso il loro dissenso ad accogliere l’immondizia campana. A catena altre Regioni finiranno per sfilarsi.
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