venerdì 13 novembre 2020
L'onlus ha donato 150mila euro, raccolti fra Stati Uniti e Italia: 100mila sosterranno le famiglie lombarde che non riescono più a pagare affitti e bollette, il resto andrà agli Empori solidali
Un volontario della Caritas porta la spesa ad una persona anziana costretta in casa dalla pandemia di Coronavirus

Un volontario della Caritas porta la spesa ad una persona anziana costretta in casa dalla pandemia di Coronavirus - foto Siciliani - C. Gennari

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Un ponte di amicizia e di solidarietà fra gli Stati Uniti e l’Italia. Lanciato nel nome e nella memoria di Robert F. Kennedy. Per contrastare, insieme, lo sconvolgente impatto sanitario e sociale della pandemia di Coronavirus. Questo ponte, ora, raggiunge anche la Lombardia grazie ai 150mila euro donati a Caritas Ambrosiana dalla onlus «Robert F. Kennedy Human Rights Italia» e destinati alla distribuzione di aiuti alimentari e al sostegno nel pagamento di affitti e utenze offerti a famiglie impoverite dalla pandemia.

Nella scia di Bob Kennedy. Educare le nuove generazioni alla cultura e alla pratica dei diritti umani: ecco l’identità e la missione sorgive della Fondazione Kennedy. Che nello scenario della attuale pandemia ha, però, scelto di innestare su questo tronco l’impegno solidale a favore delle persone e delle famiglie in difficoltà. «Il Robert F. Kennedy Human Rights ha sede a Washington Dc e nasce nel 1968 dall’iniziativa degli amici e dei familiari del senatore Kennedy per portare avanti la sua eredità morale e culturale e per promuovere pace e giustizia nel mondo», spiega Federico Moro, segretario generale della Robert F. Kennedy Human Rights Italia. Un’identità e una missione ispirate alla lezione del grande uomo politico statunitense – assassinato mentre correva alle primarie del Partito Democratico per le elezioni presidenziali di quello stesso 1968 – e che trovano concreta espressione nei programmi e nelle attività di sensibilizzazione e educazione ai diritti umani rivolte principalmente alle donne e agli uomini di domani.

Sfida all’emergenza Covid. Risale al 2004 il primo progetto educativo lanciato in Italia dalla fondazione e al 2005 la nascita dell’associazione italiana. «Dal gennaio 2020 presidente della Robert F. Kennedy Human Rights Italia è Stefano Lucchini – riprende Moro –. Ed è sua la decisione di costituire un fondo di emergenza per affrontare le drammatiche conseguenze della pandemia, nel quale sono confluite donazioni italiane e americane. Il fondo finora ha raccolto 750mila euro. Grazie a questo ponte di amicizia fra i due Paesi, abbiamo potuto attuare alcune iniziative». La prima: «La donazione di un’ambulanza a bio contenimento alla Croce Rossa di Firenze». È nel capoluogo toscano che ha sede l’associazione italiana. «Ed è nella nostra sede che, in dodici camere da letto, ospitiamo medici e infermieri impegnati nella lotta al Coronavirus. Da maggio, sempre a Firenze con la Croce Rossa, abbiamo avviato la distribuzione di cibo e di beni di prima necessità a famiglie bisognose». Quindi, Roma: «Abbiamo donato 69mila euro all’ospedale pediatrico Bambino Gesù destinati in particolare all’acquisto di migliaia di kit per l’esecuzione di tamponi molecolari per la ricerca del virus Sars–Cov–2. Uno strumento concreto di protezione per i bambini, i loro familiari, il personale sanitario».

Con Caritas in Lombardia. «Grazie al supporto di donatori italiani e internazionali – prosegue il segretario generale della onlus – abbiamo deciso di dare un aiuto anche in Lombardia. E come interlocutore abbiamo scelto Caritas Ambrosiana. Mercoledì scorso abbiamo erogato centomila euro al Fondo di assistenza della diocesi di Milano, destinati al sostegno di famiglie in difficoltà nel pagamento di affitti e bollette, mentre altri 50mila euro andranno all’acquisto di derrate alimentari e di beni di prima necessità da distribuire attraverso la rete degli Empori della solidarietà». Come è stato scelto l’interlocutore lombardo? «Siamo stati noi a cercare Caritas Ambrosiana – risponde Moro – perché condividiamo l’approccio e lo stile della Caritas: che non si limita all’assistenza, all’aiuto nell’emergenza, ma è sempre orientata alla tutela della dignità delle persone in difficoltà e alla promozione della loro autonomia, come accade con le loro iniziative finalizzate alla formazione e al reinserimento lavorativo».

Solidarietà ambrosiana. Centomila euro, dunque, andranno al Fondo diocesano di assistenza che Caritas Ambrosiana aveva rifinanziato ad aprile portandolo a 700mila euro. Questo fondo, ad oggi, è arrivato a 1,3 milioni, dei quali un milione e 150mila euro sono stati erogati attraverso i 380 centri d’ascolto parrocchiali alle famiglie impoverite dal primo lockdown. Un’emergenza che la ripartenza successiva non ha risolto. E che con il nuovo lockdown è destinata ad aggravarsi. In questo scenario, ecco la necessità di rilanciare le iniziative di aiuto, come il Fondo San Giuseppe, istituito dalla diocesi proprio per chi ha perso lavoro e reddito a causa della pandemia. E di ampliare la rete degli Empori della solidarietà (alle cui attività sono destinati gli altri 50mila euro della Fondazione Kennedy): come accadrà, a dicembre, con l’apertura a Rho del decimo emporio. E di altri ancora, è l’obiettivo e la speranza della Caritas, nel corso del 2021.

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