giovedì 29 marzo 2012
​Terremoto a Mediaset, che comunica l'arrivo al suo posto del direttore di Studio Aperto Giovanni Toti «in una logica di rinnovamento editoriale» dopo una trattativa «non andata a buon fine».
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​Lascia la direzione del Tg4 Emilio Fede. In una nota a sorpresa, rilanciata ieri in tarda serata dalle agenzie, Mediaset ha dato l’annuncio spiegando come Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto, sia «il nuovo direttore designato» della testata. «In una logica di rinnovamento editoriale della testata, cambia la direzione del Tg4 – continua Mediaset nella nota –. Dopo una trattativa per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro non approdata a buon fine, Emilio Fede lascia l’azienda. Mediaset lo ringrazia per il lavoro svolto in tanti anni di collaborazione e per il contributo assicurato alla nascit dell’informazione del gruppo». Quello tra Emilio Fede e le tv berlusconiane è un “matrimonio” che durava dal 1989. A chiamare l’ex giornalista Rai in Fininvest da ReteA, dove aveva fondato il Tg, fu Berlusconi in persona. Il primo incarico fu quello di direttore di Video News. Il 16 gennaio 1991, il giorno in cui scade l’ultimatum degli Stati Uniti a Saddam Hussein, Berlusconi ne approfitta per dare vita ad un telegiornale in diretta, allora vietato dalla legge sulle tv private, affidandone la direzione ad Emilio Fede. Nasce Studio Aperto. Data l’eccezionalità del momento, nessuno protesta. E il 17 gennaio è proprio Fede nel neonato tg ad annunciare l’inizio della prima Guerra del Golfo. È ancora Studio Aperto, qualche giorno dopo, il primo tg ad informare gli italiani sulla cattura dei due piloti italiani Bellini e Cocciolone. La direzione di Fede prosegue fino al 6 maggio 1993. Ma dal 1º giugno 1992 Fede è anche direttore del neonato Tg4, in onda su Rete4. Per quasi vent’anni è il “suo” telegiornale. Che firma col suo volto, andando in onda ogni sera. Quando Berlusconi decide la sua discesa in politica, Fede si contraddistingue da subito per una netta parzialità a favore dell’amico ed ex editore. Dal carattere fumantino, diventa un idolo di Striscia la notizia, che manda in onda regolarmente le sue sfuriate fuori onda contro la redazione e i tecnici. Più lo criticano e più lui dichiara il suo amore incondizionato a Berlusconi e alla sua causa. Il suo sogno è festeggiare i 20 anni di conduzione al timone del Tg4 e nemmeno il suo coinvolgimento in alcune serate piccanti ad Arcore e in alcune intercettazioni compromettenti sembrano scalfire la sua poltrona di “direttorissimo”. Fino all’altro giorno, quando viene accusato («falsamente») di avere tentato di portare in Svizzera illegalmente 2,5 milioni di euro. «Anche dentro Mediaset tramano contro di me» dice Fede ai giornali. «Vogliono farmi fuori anche se il mio rapporto con Berlusconi è solidissimo». Ieri sera le dimissioni.
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