mercoledì 24 maggio 2023
Gli ultimi fatti di cronaca hanno riportato l'attenzione sul tema della sicurezza: 9 viaggiatrici su 10 si sentono a rischio in stazione. Ferrovie dello Stato: sui vagoni le preoccupazioni sono minori
Controlli di Polizia in stazione centrale a Milano

Controlli di Polizia in stazione centrale a Milano - Fotogramma

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Solo un paio di anni fa, l'allarme della sicurezza sui treni aveva portato addirittura alla proposta provocatoria da parte di alcune migliaia di utenti online di costruire vagoni per sole donne. L’idea in realtà fu subito archiviata. L’extrema ratio rimane il Giappone, dove ben 2 passeggere su 3 affermavano nel 2004 di essere state molestate a bordo di un convoglio. In Italia, fortunatamente, il fenomeno ha dimensioni molto più ridotte. Ma, nelle scorse settimane, la concentrazione di alcuni episodi di violenza a bordo dei treni e nelle stazioni ha riportato l'attenzione delle sul tema.

Quanto è sicura - specialmente per le donne - la vita da pendolari? Milano è stata al centro delle cronache per giorni. Nel mese di aprile due aggressioni hanno sconvolto il capoluogo lombardo. Mercoledì 5, una studentessa 21enne è stata vittima di violenza a bordo di un treno in transito in città e diretto verso la Bergamasca. Il presunto violentatore, arrestato dopo 2 settimane, l'avrebbe invitata a sedere a suo fianco e aggredita nella carrozza vuota. In quel caso, la giovane è stata in grado di liberarsi e di fuggire. Non è stata, invece, altrettanto fortunata la 36enne che lo scorso 27 aprile è stata aggredita in un ascensore della stazione Centrale. L’ultimo caso in ordine di tempo riguarda una donna infastidita a maggio su un treno appena partito dalla stazione di Porta Garibaldi, che è riuscita a incastrare il molestatore riprendendolo in un video poi diventato virale sul web. Non c’è solo Milano, ovviamente, anche nel resto della Lombardia, a partire dalla Bergamasca, le denunce di donne prese di mira su vetture spesso vuote da sconosciuti e malintenzionati continuano. E, naturalmente, il fenomeno si estende sulle altre tratte ferroviarie d'Italia: aggressioni anche a Bologna, Livorno e Firenze.

In realtà, a leggere i numeri, le stazioni sarebbero diventate più sicure negli ultimi anni. Secondo il Viminale, i reati a Milano Centrale hanno fatto registrare un -32% dal 2019, con un forte declino di furti (-71,3%) e borseggi (-53%). Un rapporto di Ferrovie dello Stato, pubblicato a febbraio, spiega come i viaggiatori si sentano più sicuri all'interno dei vagoni, mentre le preoccupazioni per la propria incolumità aumentano all'esterno, nelle stazioni. In generale, l'introduzione dei tornelli ha sgonfiato il numero di rapine in tutte le stazioni italiane: ben l'80% in meno dal 2015. Ma la percezione dei passeggeri è tutt'altra cosa. Secondo un'indagine pubblicata a maggio dall’associazione Donnexstrada, l'86% dei pendolari non si sente sicuro a bordo di un treno. Percentuale che aumenta nella platea femminile, con oltre 9 donne su 10 che hanno paura a camminare in stazione, contro il 75% degli uomini. Numeri simili anche per i viaggi a bordo dei treni. Il risultato è che tre donne su quattro, a discapito del risparmio, hanno modificato le proprie abitudini per viaggiare sempre in orari diurni. Cosa porta la popolazione a sentirsi così poco sicura? Secondo l'indagine, condotta su un campione di passeggeri abituali, le risposte sono tre: mancanza di staff, poca presenza di altri passeggeri e assenza di luci e telecamere.

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