giovedì 10 gennaio 2019
Pella: «In quella sede chiederemo di modificare l’applicazione tecnica del decreto e fino a quel momento, ogni iniziativa dei sindaci, pro o contro il decreto, sarà da intendere "a titolo personale"».
L'Anci prova a non spaccarsi, lunedì l'incontro con Conte
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L'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) prova a non spaccarsi sul decreto sicurezza, fra il fronte dei sindaci obiettori e quello di chi invece condivide il giro di vite sull'immigrazione contenuto nella normativa. Lunedì si terrà l’incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e una delegazione dell’Anci relativamente al dl sicurezza e alla legge di bilancio.

Lo annuncia, a margine del comitato direttivo dell’associazione che rappresenta gli 8mila Comuni italiani, il vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella. "In quella sede chiederemo di modificare - spiega - l’applicazione tecnica del decreto". Fino a quel momento, ogni iniziativa dei sindaci, pro o contro il decreto, sarà da intendere "a titolo personale".

Ma all'incontro a Palazzo Chigi non dovrebbe esserci il vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini. A lui, l'Anci intende chiedere un ulteriore incontro al Viminale. Ed ecco la replica di Salvini: “Fa bene il presidente Conte a incontrare i sindaci. Un caffè non si nega a nessuno, ovviamente il Decreto funziona, non si tocca e rimane così com’è, applicato e apprezzato dal 99% dei sindaci. Mentre pochi primi cittadini fanno polemiche, sono già stati stanziati in manovra 400 milioni immediatamente disponibili per tutti i comuni sotto i 20 mila abitanti da spendere entro maggio di quest’anno per fare investimenti per migliorare le città. Dalle parole ai fatti”.

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