venerdì 31 maggio 2019
Oggi a Monterotondo (Roma) la presentazione con le autrici del libro “A scuola con Salim – La storia vera di un bambino con autismo”. Per capire un fenomeno poco conosciuto e aiutare gli insegnanti
(Immagine di repertorio)

(Immagine di repertorio)

COMMENTA E CONDIVIDI

Si può avere paura di un bambino dotato di super poteri? Un bambino che, ad esempio, se gli dici la tua data di nascita sa con precisione a quale giorno della settimana corrisponde? E che oltre a queste alte competenze di matematica possiede, addirittura, l’orecchio assoluto? Un bambino così, all’interno di una classe scolastica, dovrebbe essere un valore aggiunto, un colpo di fortuna, un diamante nella polvere. Purtroppo, invece, tanti alunni del genere - paradossalmente - fanno paura ai compagni e soprattutto ai loro genitori. Magari perché ogni tanto hanno atteggiamenti strani, emettono gridolini, schiocchi di lingua, battono le mani, sfarfallano con le dita, si dondolano avanti e dietro, sono scoordinati. E poi non guardano negli occhi chi gli parla, lo ignorano apparentemente anche se lo ascoltano.

Fortunatamente la scuola italiana ogni tanto fa un miracolo e così si realizzano felici connubi, storie intense, sane e virtuose. Come quella di Salim Piras e delle sue maestre Anna Torchia, Ilaria Giachi, Sara Sottani e Silvia Carnasciali. Un incontro da cui è nato un libro - “A scuola con Salim – La storia vera di un bambino con autismo” - che racconta difficoltà e successi, frustrazioni e entusiasmi di chi lo ha accompagnato lungo i cinque anni della scuola primaria. Un percorso in cui si rincorrono voci, volti, idee: delle maestre, dei compagni, dei genitori. Il volume stimola anche a riflettere su quel fenomeno complesso e ancora in parte da esplorare chiamato autismo e, più in generale, su quanto è stato fatto e quanto resta ancora da fare nel campo dell’inclusione scolastica, nella costruzione di una scuola «per tutti e per ciascuno».

Salim, mamma di origine marocchina e papà sardo, è uno studente (attualmente delle medie) con il disturbo dello spettro autistico ad alta funzionalità e competenze elevatissime. E’ lui il protagonista del libro “A scuola con Salim – La storia vera di un bambino con autismo” di Anna Torchia e Ilaria Giachi (Edizioni Erickson). Il libro sarà presentato stasera, venerdì 31 maggio alle 18.00, alla Libreria UBIK di Monterotondo (Roma). Ci saranno anche Anna Torchia e Ilaria Giachi ovviamente con Salim che a Monterotondo è già una piccola celebrità anche perché nei dintorni ci abita pure sua zia Elena Piras, grande amica degli autistici e fondatrice di Petra & Piras Tour – ASD Vela Sport.

Il volume stimola a riflettere su quel fenomeno complesso e ancora in parte da esplorare chiamato autismo e, più in generale, su quanto è stato fatto e quanto resta ancora da fare nel campo dell’inclusione scolastica, nella costruzione di una scuola per tutti e per ciascuno. Perché il libro sulla storia di Salim non è una fiction, ma un’esperienza di vita vissuta. Racconta di successi e difficoltà, entusiasmi e frustrazioni, gli alti e bassi dei cinque anni di scuola primaria di Salim e dei suoi compagni di classe, delle sue maestre e dei genitori. Un libro corale fatto di tante voci differenti, dove però il risultato è un grande lavoro di équipe, di crescita e cura reciproca. Un volume che non può mancare nella libreria di chi si misura quotidianamente tra i banchi di scuola e a casa con l’autismo. Ma che deve essere letto anche da chi vuole approcciarsi alla materia e in generale dovrebbe essere letto da tutti affinché cresca la cultura dell’autismo, sui problemi che ancora ci sono nell’inclusione scolastica e nella completa realizzazione della scuola per tutti.

(Per chi fosse interessato ad acquistare la copia cartacea del libro (€ 16,00), può scrivere a live@erickson.it)






© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: