giovedì 10 dicembre 2009
La nuova ricostruzione dell'accusa è basata sulle ultime perizie: «Chiara Poggi è morta nella seconda parte della mattinata, tra le 12:40 e le 13:30. Contro Alberto gravi indizi»
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Il Pm Rosa Muscio ha chiesto 30 anni di carcere per Alberto Stasi, imputato a Vigevano per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto del 2007 a Garlasco. «Indizi chiari e inequivocabili». Così il pm Rosa Muscio riassume il quadro accusatorio contro Alberto Stasi accusato dell'omicidio, aggravato dalla crudeltà, della fidanzata Chiara Poggi. Nella sua ricostruzione del 13 agosto 2007, il pm ha fissato l'orario della morte di Chiara dopo le 12,20, quando Alberto smette di lavorare alla sua tesi di laurea. Una ricostruzione che ha tenuto conto anche delle sue telefonate, alle 12.46 e alle 13.26, che risultano anonime ma che vengono attribuite dai carabinieri ad Alberto e indirizzate al numero fisso di casa Poggi. Telefonate partite da casa Stasi e che potrebbero fare 'slittarè l'orario dell'omicidio dopo le 12.46.Il pm inoltre, ha sottolineato come «nessuna novità che capovolge la tesi accusatoria» è arrivata dalle nuove perizie chieste dal gup Stefano Vitelli che il 30 aprile scorso non se l'era sentita di emettere la sua sentenza.
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