giovedì 24 febbraio 2022
Ospedale, Università Cattolica, Fondazione Roma e Fondazione Toniolo insieme per un nuovo modello di cura con al centro il paziente e la sua famiglia. Un investimento da 70 milioni di euro
Con "Cuore" al Gemelli nascerà un centro per le malattie cardiovascolari

Ufficio stampa Gemelli

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Al centro ci sarà il cuore. Non solo il cuore inteso come organo da curare, ma tutto “l’involucro” che c’è intorno, cioè il paziente e la sua famiglia. Non sarà solo una struttura futuristica, ecosostenibile, tecnologicamente avanzata il centro “Cuore”, ma un luogo in cui si vuole mettere fine alle peregrinazioni dei malati di patologie cardiovascolari, costretti spesso a migrare da un reparto all’altro o da un ospedale all’altro per visite e referti. Cuore (acronimo di Cardiovascular Unique Offer ReEngineered) è un progetto completamente dedicato alle patologie cardiovascolari, che sorgerà nell’arco dei prossimi tre anni all’interno del campus dell’Università Cattolica-Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma, grazie alla partnership con Fondazione Roma, uno degli enti più importanti e attivi nel terzo settore che nel progetto investirà 70 milioni di euro, e l’Istituto Toniolo.

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«Nel centro che andremo a costruire la competenza e la professionalità dei medici del Policlinico Gemelli, la tecnologia clinica e informativa di ultima generazione, e un modello organizzativo basato sul valore del risultato raggiunto per il singolo paziente – ha spiegato Emmanuele Francesco Maria Emanuele, presidente onorario della Fondazione Roma durante la presentazione del progetto ­- formeranno una combinazione straordinaria, che darà vita ad una struttura sanitaria unica al mondo».

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Dieci sale operatorie, 21mila metri quadri su sei piani, più di 130 posti letto e 24 ambulatori dotati dei più recenti strumenti diagnostici. «Cuore sarà un centro costruito su misura e intorno alle persone dei pazienti che offrirà non solo assistenza clinica e chirurgica di altissimo livello, ma anche umana condivisione e partecipazione alla sofferenza, rappresentando inoltre una palestra di formazione per tanti specializzandi e giovani medici», aggiunge Carlo Fratta Pasini, presidente della Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli.

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Il progetto è ambizioso e ora ci si augurano tempi brevi per autorizzazioni e costruzione. È l’auspicio del presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi, che ricorda come «con questo progetto si vuole arrivare a costruire un ripensamento gestionale completo, finalizzato al raggiungimento di una offerta di cura personalizzata, che veda al centro la qualità delle cure erogate al paziente e dove le risorse e le competenze siano organizzate in sinergia».

Un momento della presentazione del progetto. Da sinistra Elefani, Parasassi, Emanuele, Fratta, Massetti

Un momento della presentazione del progetto. Da sinistra Elefani, Parasassi, Emanuele, Fratta, Massetti - Ufficio stampa Gemelli

Con Cuore, il modello delle cure cambia il paradigma, grazie ad un’organizzazione centrata sul paziente e il suo problema di salute, anziché sulle diverse prestazioni. «In questo centro con la riorganizzazione potremo aumentare e rendere più sostenibile economicamente l’offerta, anche con la telemedicina – sottolinea poi Massimo Massetti, direttore del Dipartimento di Scienze cardiovascolari del Gemelli - che ci consentirà di far crescere del 30-40% il numero di pazienti seguiti».

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Il crono programma ora prevede una progettazione esecutiva che terminerà presumibilmente in autunno, con l’iter di approvazione urbanistica e gare nella prima parte del 2023 e poi partire con il cantiere. «Ci auguriamo di farcela entro quattro anni, già sarebbe un risultato straordinario», conclude il direttore generale del Policlinico Gemelli Marco Elefanti, insieme agli altri due progetti in cantiere: «il Comprehensive Cancer Center e il Brain center dedicato ai tumori celebrali con partner stranieri».


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